Passo avanti verso la riforma del regolamento che permette ai cittadini europei di presentare proposte normative direttamente alla Commissione Ue, a fronte della raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi, il cosiddetto Ice. Il Parlamento europeo ha approvato il mandato per dare avvio ai negoziati sulla semplificazione delle procedure di raccolta delle firme poiché dal 2012, cioè da quando è in vigore questo strumento che somiglia alla ‘proposta di legge di iniziativa popolare’ italiana, poche ‘iniziative’ hanno completato l’iter.
La proposta di riforma prevede in particolare di abbassare da 18 a 16 anni il limite di età per poter sottoscrivere la proposta di legge, e chiede alla Commissione Ue di creare un registro online con le informazioni aggiornate sulle iniziative in corso. Inoltre l’esecutivo Ue è chiamato a mettere a disposizione gratuitamente un servizio centralizzato online per la raccolta delle firme entro il 2020 e a ridurre la quantità di dati necessari per convalidare le firme, ammettendo solo un formulario elettronico o cartaceo. Agli Stati membri si chiede di istituire degli uffici che possano fornire informazioni legali ai potenziali organizzatori. Dal 2012 circa 9 milioni di cittadini hanno sottoscritto delle proposte di legge, in quattro casi è stata completata la procedura e solo in uno, quello del ‘Right2Water’ la Commissione ha presentato una proposta di riforma sulla Direttiva Acqua potabile.