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Verso il nuovo grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria

Redazione

Si è tenuta questa mattina presso l’Aula “Spinelli” degli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria, la conferenza stampa di presentazione del bando di progettazione del completamento del nuovo Grande Ospedale Metropolitano “Morelli” di Reggio Calabria. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, il Sindaco della Città di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, l’ing. Carlo Gasperini, Direttore Centrale Patrimonio INAIL di Roma, l’ing. Pasquale Gidaro, Dirigente del Settore Opere pubbliche a titolarità regionale ed Edilizia Sanitaria della Regione Calabria e il Direttore Generale GOM di Reggio Calabria Frank Benedetto. 

“Oggi -ha detto il presidente della Regione- segniamo un’altra tappa importante per la Calabria e per la città Metropolitana di Reggio Calabria. E’, quindi, una bella giornata perché, dopo l’attivazione di Cardiochirurgia e l’immissione dell’acqua del Menta al serbatoio che consentirà ai cittadini di bere finalmente acqua di qualità, presentiamo oggi un’altra importante opera. Oggi parte, infatti, la fase operativa della realizzazione del Grande Ospedale di Reggio Calabria. L’investimento previsto ammonta a 180 milioni di euro ed è destinato ad una infrastruttura che dovrà contribuire alla riqualificazione del sistema sanitario cittadino e regionale”.

“Venni qui -ha ricordato Oliverio- a gennaio del 2015, il giorno dopo che la Guardia di Finanza  era intervenuta per chiedere informazioni circa il fatto che Cardiochirurgia, completata da quattro anni, era rimasta chiusa, inutilizzata. A Frank Benedetto, che non era ancora Direttore Generale, dissi che bisognava immediatamente cancellare quella vergogna e portare a compimento l’obiettivo di realizzare Cardiochirurgia a Reggio Calabria. Grazie al suo impegno e al nostro sostegno quell’obiettivo è stato portato a buon fine. Abbiamo, poi, lavorato per sbloccare le assunzioni che sono rimaste congelate a causa del turn-over che è costato caro alla sanità calabrese e il fatto che questa possibilità ancora oggi non si dispieghi continua a rappresentare un grosso handicap. Oggi realizziamo, quindi, un altro importante obiettivo che si inserisce in una visione più ampia.

Fondamentale è stata la sinergia che si è stabilita con Inail, Azienda Sanitaria e Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Purtroppo la stessa cosa non succede dappertutto.  A Cosenza, per esempio, c’è  un presidio ospedaliero realizzato circa un secolo fa. Vorremmo costruire il nuovo, ma la mancata sinergia tra i diversi interlocutori istituzionali sta producendo lentezze, rinvii e ritardi con il rischio che anche le risorse possano essere perdute. Così non va bene. Lavorare con una visione sinergica, uscire dai localismi è fondamentale, soprattutto per alcuni servizi e per alcune strutture. Questo è un investimento che serve alla Città Metropolitana, all’intera regione e anche oltre e deve essere anche un’occasione per riqualificare un’area della città. E’ per questo che invito gli enti coinvolti a programmare sin da subito, insieme al soggetto aggiudicatario della progettazione, gli interventi necessari alla accessibilità e alla riqualificazione del contesto in cui quest’opera si realizza. Non perdiamo tempo prezioso”.

“Per quanto ci riguarda -ha concluso Oliverio- stiamo producendo ogni sforzo per realizzare fatti che rispecchiano gli impegni che abbiamo assunto con i cittadini al momento della nostra elezione alla guida del governo regionale. Chiaramente i ritardi accumulati in passato costano più fatica nella realizzazione degli obiettivi, ma non devono farci demordere. La nostra più grande soddisfazione è quella di realizzare obiettivi che servano al Bene Comune. Alle chiacchiere e al fumo preferiamo far parlare i fatti. Le strade della storia della nostra regione sono lastricate di chiacchiere e di impegni mai mantenuti. Noi non vogliamo essere assolutamente annoverati fra quelli che promettono, annunciano e, poi, non mantengono”. 

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