“La commistione di ruoli istituzionali, di partito e di stampa che ruota attorno al PD di Catanzaro sta facendo fare pessime figure al presidente uscente della provincia Enzo Bruno che, da datore di lavoro, affida ai suoi “dipendenti” – ex ed attuali – improbabili e sconclusionate difese d’ufficio. L’attacco di natura personale e non politico del segretario Cuda ai tre consigliere provinciali di centrodestra è prova di insicurezza e debolezza, ma anche di intransigenza e arroganza. Infatti, Montuoro, Amendola e Muraca sono gli unici consiglieri provinciali a non essersi piegati alla politica dell’inciucio perseguita da Bruno e dal suo staff partitico e ciò giustifica il livore di una nota scritta con la penna intinta nel veleno.
Comprendiamo lo stato confusionale di Cuda che si ritrova, dopo la sospensione dal PD di due pezzi da novanta come Ciconte e Scalzo, a dovere dirigere un partito del 5% (questa la percentuale raccolta nella città capoluogo) e quindi condannato alla marginalità.
Il giudizio di Forza Italia e del centrodestra sull’operato del presidente Bruno è secco. La Provincia guidata dal centrodestra, prima con Michele Traversa poi con Wanda Ferro, era un esempio di dinamismo, efficienza, innovazione. La Provincia guidata dal PD è diventata un ufficio di collocamento per dirigenti di partito, un’istituzione ferma, senza idee, senza un programma. La carenza di risorse finanziarie ed umane non giustifica un quadriennio di sostanziale fallimento dell’azione amministrativa.
Noi su questo terreno vogliamo confrontarci con tutti i sindaci e tutti gli amministratori della Provincia di Catanzaro. Il centrodestra, di cui Forza Italia è il motore principale, non è una semplice aggregazione elettorale, ma uno schieramento che ha a cuore le sorti dei territori amministrati e pensa ad una Provincia di Catanzaro forte, imperniata sulle due grandi città, Catanzaro e Lamezia Terme, ma che dispone di enormi risorse lungo le due coste e nelle aree interne. Occorre costruire un progetto che faccia leva sulla mobilità, sulla qualità della vita, sulla cultura e sulla formazione, sul turismo e su una sanità di eccellenza.
Non saranno attacchi sciagurati e falsi (si pensi alla lettura distorta delle dimissioni di Montuoro da vicesindaco di Marcellinara) a fermare questo processo che vede Forza Italia, Catanzaro da Vivere, Fratelli d’Italia, Lega, UDC, Officine del Sud, e tante liste civiche, impegnate a dare alla Provincia un governo forte e autorevole, rilanciando l’azione di un Ente fondamentale per lo sviluppo dei territori.
E’ proprio lo stile scomposto della dichiarazione di Cuda a confermare che bisogna passare dall’equazione Provincia=struttura del PD all’equazione virtuosa Provincia=sviluppo.”
Domenico Tallini
Coordinatore provinciale di Forza Italia