In vacanza, ma senza dimenticare la raccolta differenziata: tra le buone abitudini da portare sotto l’ombrellone c’è anche il prendersi cura dell’ambiente. Tuttavia è bene partire preparati su quelle che sono le modalità e i giorni di raccolta dei rifiuti, o anche semplicemente il colore dei bidoni in cui gettare le diverse tipologie dei materiali post-consumo, che possono variare rispetto a quelle attive presso la propria residenza. Per questo motivo, il Consorzio Italiano Compostatori (Cic) ha stilato il vademecum per tutti coloro che sono in partenza: dopo il check della valigia, meglio fare un ripasso su come fare la raccolta differenziata in vacanza, per un’estate all’insegna della sostenibilità e la cura per l’ambiente.
1) Informarsi sulle modalità di raccolta. La prima cosa da fare, soprattutto qualora si prenda in affitto un appartamento per la villeggiatura, è informarsi sulle modalità di raccolta dei rifiuti, che possono variare rispetto a quelle della località di residenza: potrebbe ad esempio essere attiva la raccolta con il porta a porta, oppure con il cassonetto stradale, così come potrebbero essere differenti i colori utilizzati per diversificare i bidoni dell’immondizia. In questo caso è utile chiedere al locatore o contattare il comune o l’azienda di igiene urbana locale per essere informati sulle modalità di raccolta o sui giorni di passaggio dei mezzi. In questo modo, sarete sicuri di fare una buona raccolta differenziata e rispettare le regole.
2) Scarica l’app. Tanti comuni negli ultimi anni si sono fatti “smart” dotandosi di applicazioni per smartphone dedicate proprio alla raccolta differenziata, per segnalare dove buttare le tipologie di rifiuto, fornire i giorni di raccolta dei rifiuti presso le abitazioni, indicare l’ubicazione delle piattaforme ecologiche, informare sul lavaggio delle strade. Basta informarsi sul sito del comune di villeggiatura per scoprire l’app giusta da scaricare sul proprio telefono.
3) Il sacchetto giusto. I rifiuti organici vanno smaltiti utilizzando i sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile certificati a NORMA UNI EN 13432 in carta o in bioplastica. Per riconoscere un sacchetto conforme alla legge bisogna controllare se riporta la scritta “biodegradabile e compostabile” la dicitura dello standard europeo “UNI EN 13432:2002” e il logo rilasciato dall’ente di certificazione, come ad esempio il marchio “Compostabile Cic”. Da evitare assolutamente le buste di plastica tradizionale che per legge non possono essere utilizzate per la raccolta del rifiuto organico.
4) Dove lo butto? L’aumento nel consumo di frutta e verdura in estate porta ad una produzione elevata di rifiuti organici. Con l’umido – ricorda il Cic – possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale, mentre bisogna fare attenzione a non buttarci mai materiali non compostabili come oggetti in vetro, metallo, plastica.
5) Sgocciolare i rifiuti. Prima di gettare i rifiuti organici nel sacchetto, si consiglia di sgocciolarli e di non pressarli: meglio ridurre a pezzetti quelli più voluminosi.
6) Stoviglie compostabili. In vacanza manca la voglia di lavare piatti e bicchieri o si organizzano scampagnate e pranzi al mare? Esistono in commercio stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della norma EN 13432) che possono essere trasformate in compost. Prima di raccogliere tali manufatti insieme all’umido verificate con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel Comune in cui siete in vacanza.
7) Zero sprechi in cucina. Il caldo dell’estate può accelerare il deterioramento del cibo, aumentando non soltanto gli sprechi ma anche i cattivi odori in cucina. Per questo, il consiglio del CIC è quello di non esagerare negli acquisti per non ritrovarsi ad avere frutta e verdura in eccesso, e allo stesso tempo di mettere gli alimenti in luoghi freschi e al riparo dal sole.
8) Riutilizzare gli avanzi. Inoltre, prima di gettare gli avanzi nell’umido, si può pensare a come riutilizzarli: la frutta avanzata o troppo matura può essere l’ingrediente perfetto per una macedonia, mentre piccole quantità avanzate di verdura possono essere mischiate in un’insalata.
“Grazie ad una buona raccolta differenziata dei rifiuti organici si ottiene il compost, un fertilizzante naturale che può essere utilizzato ad esempio nell’orto, per una concimazione di fondo che favorisca un buon nutrimento per le piante”, ricorda Alessandro Canovai, presidente del Cic. Il compost può essere impiegato anche come fertilizzante per piantare alberi e arbusti nonché per la pacciamatura: permette il controllo della crescita delle erbe infestanti, favorisce il mantenimento di una giusta umidità del terreno e il reintegro di sostanza organica.