Il segretario-questore del Consiglio Regionale della Calabria, on. Domenico Tallini, sarà a San Luca, nella giornata di Ferragosto, a rappresentare l’Assemblea regionale, su delega del presidente on. Nicola Irto, in occasione della visita del ministro dell’interno, sen. Matteo Salvini, al Santuario di Polsi.
“La scelta del ministro dell’interno di presidiare il Paese nel giorno di Ferragosto non dalle comode stanze del Viminale, com’è ormai prassi consolidata, ma da San Luca, il “paese che non vota mai”, è un segnale forte che le Istituzioni calabresi non debbono sottovalutare. Se il ministro a cui è demandata la sicurezza dei cittadini e il coordinamento della lotta alla criminalità organizzata decide di fare partire da San Luca la sua sfida contro la ndrangheta, ebbene questo atto non può e non deve essere catalogato come mera propaganda. Sarebbe un gravissimo errore, a mio parere, non fare sentire al ministro dell’interno – che in questo caso spoglia le sue vesti di leader della Lega – la solidarietà e la vicinanza delle Istituzioni. Non può e non deve essere la battaglia solitaria di Salvini, ma deve essere la battaglia collettiva della Calabria onesta contro un cancro che corrode ogni prospettiva di sviluppo della nostra terra.
Non bisogna nemmeno nascondersi dietro un dito o fare vuota demagogia. San Luca, nell’immaginario collettivo degli italiani, non è il paese natale di Corrado Alvaro, bensì un luogo che evoca efferati fatti di sangue e l’orrenda pratica dei sequestri di persona degli anni Ottanta. D’altro canto, la circostanza che da tre anni non vengano tenute elezioni comunali contribuisce a rafforzare questa immagine di paese di frontiera. Proprio la presenza delle istituzioni locali deve contribuire a riequilibrare questo giudizio troppo netto e in buona parte ingiusto. San Luca deve tornare ad essere solo la patria di Corrado Alvaro e il Santuario di Polsi, che Salvini visiterà, dovrà essere indicato solo come il centro della religiosità e della pietà popolare della Calabria. Per questi motivi, superando ogni pregiudizio di natura ideologica o di schieramento, penso che sia assolutamente indispensabile che tutti coloro che ricoprono cariche istituzionali siano idealmente a Ferragosto accanto al ministro dell’interno, alle forze dell’ordine, alla magistratura antimafia, tutti impegnati a debellare il grande male che tormenta la Calabria”.