Alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, si sono tenuti i solenni funerali delle vittime di Genova. C’è un tempo del silenzio e del dolore, che è quello di questi giorni e ci dovrà essere il tempo delle responsabilità, che fanno capo alla società privata di gestione, ma anche alle istituzioni pubbliche; cui competono, per legge e convenzione, i dovuti controlli sulle infrastrutture ed i servizi utili alla mobilità dei cittadini. Si è scelto, invece, con tempismo sospetto, di additare il “mostro” alla opinione pubblica, per distogliere dalle prerogative proprie, quando assistiamo, da tempo immemore, al rilascio di licenze edilizie in zone a rischio; agli sguardi rivolti altrove, mentre avanza l’abusivismo edilizio; quando non si opera un capillare controllo del territorio e sulle fondamentali opere pubbliche ed infrastrutture. Tale luttuoso evento, non è certo colpa di questo Governo, in carica da pochi mesi, ma lo stesso denota incompetenza, infantilismo e forse anche calcoli politici, quando, sull’onda della forte emozione, che la tragedia ha suscitato fra gli italiani ed anche negli altri paesi, annuncia l’avvio del provvedimento di revoca della Convenzione con la società di gestione (cori di approvazione), ma non fa altrettanto con chi, all’interno dei Ministeri competenti, dagli stessi guidati, non ha provveduto, nei tempi dovuti, ai necessari controlli e diffide ad adempiere (silenzi diffusi). Vero è che l’esperienza si fa con gli errori e col tempo; di errori, in questi mesi, ne abbiamo già visti diversi, il tempo deve ancora passare. Speriamo non sulla pelle degli italiani!!
Salvatore Pane Centro Culturale Enrico Mastracchi.
FUNERALI DI STATO A GENOVA, IL COMMENTO DI SALVATORE PANE
61