E’ nato prima l’uovo o la gallina? Un test fatto con la luce indica che non ha più senso dirlo, perché cancella il prima e il dopo. L’esperimento di fisica quantistica, che descrive le leggi bizzarre che governano il mondo delle particelle, potrebbe avere applicazioni importanti nei sistemi di comunicazione del futuro, basati sulle tecnologie che sfruttano queste regole. Descritto sulla rivista Physical Review Letters, l’esperimento è stato condotto dai ricercatori guidati da Andrew White, dell’università australiana del Queensland.
“L’esperienza quotidiana è fatta di una successione di eventi, in cui un evento segue un altro in un ordine ben definito. Per esempio, il suono di una sveglia al mattino, a cui segue la preparazione di un caffè”, ha spiegato all’ANSA Giulio Chiribella, che lavora alle università di Oxford e di Hong Kong e che è uno dei teorici che nel 2009 ha proposto il concetto. Nel mondo delle particelle quantistiche, ha proseguito il fisico, “la situazione è diversa: l’evento A può avvenire prima dell’evento B, e, allo stesso tempo, l’evento B può avvenire prima dell’evento A“.
Per dimostrare l’effetto, nell’esperimento sono state sparate particelle di luce, ossia fotoni, attraverso un apparato in cui due percorsi divergono e poi si ricongiungono. E’ stato visto che l’ordine con cui le particelle li percorrono è indefinito. Questo può avere implicazioni importanti nelle comunicazioni perché, “se una particella trasporta un messaggio attraverso due linee di trasmissione e l’ordine in cui le visita è indefinito, il messaggio può arrivare al ricevente anche se le due linee di comunicazione sono compromesse. Nella vita quotidiana, questo è un po’ come dire che combinare due ricetrasmittenti guaste in un ordine indefinito, ci permette di comunicare”.