Sette statue raffiguranti sette diversi protagonisti e momenti dell’Odissea, per restituire alla città di Amantea la sua discendenza epica, ma anche per far comprendere alla collettività come sia possibile, attraverso l’arte e la cultura, garantire servizi di pubblica utilità.
È in questo scenario che l’Associazione commercianti Amantea, presieduta da Davide Marano, intende muoversi nel prossimo futuro, generando i presupposti per un approccio quanto mai innovativo con l’espressionismo. Gli esercenti nepetini hanno avviato una serie di contatti per recuperare i fondi necessari alla realizzazione del progetto “Ulisse”. Si tratta nello specifico di realizzare sette statue legate all’Odissea di Omero che non saranno solo attrattive dal punto di vista estetico, ma potranno produrre energia solare rinnovabile per la ricarica dei mezzi elettrici, dei cellulari e dei personal computer. Le opere integreranno anche una postazione per la navigazione in rete, assurgeranno al ruolo di illuminare il luogo in cui sono posizionate e potranno dispensare, con l’ausilio di monitor interattivi, consigli su percorsi ed itinerari.
Una postazione plurifunzionale e multimediale che si coniuga con la bellezza. Ogni statua potrà essere ideata da grandi artisti o con l’ausilio di uno o più concorsi di idee, declinando la contemporaneità ed il classicismo, la ricerca con la sperimentazione.
«In ogni centro commerciale che si rispetti – spiega Davide Marano – sussistono delle regole fondamentali di marketing. Se immaginiamo Amantea come un’area dedicata agli acquisti a cielo aperto possiamo fare nostre queste regole. Una di queste è legata al concetto di “àncora”: l’attrazione principale della struttura, l’attività che risulta fondamentale per attrarre visitatori e clienti. Il progetto “Ulisse” vuole rispondere a questa precisa esigenza. L’eroe di Omero ha solcato i mari antistanti Amantea e la storia della nostra città è fortemente legata al Tirreno. E poi c’è un’evidenza di cui non si può tenere conto: dopo la Bibbia, l’Odissea è il libro più conosciuto al mondo e le peripezie di Ulisse hanno appassionato, e continuano a farlo, grandi e bambini. Occorre dunque indirizzare queste premesse in un’unica direzione: rappresentare ad Amantea sette storie di questo eroe, adattandolo all’attualità. Il numero sette non è casuale: Amantea e Odissea sono composte infatti da sette lettere. Ma c’è di più: ogni monumento sarà tecnologicamente avanzato producendo energia e offrendo contenuti. E’ questo un progetto unico che non esiste in Italia e non esiste nel mondo. A volte sarebbe bene “copiare” dai più virtuosi, ma altre volte è ancora meglio esserlo noi per primi, innovando e proponendo al mondo nuovi concetti e nuove visioni. Abbiamo dato esempi di grandi Civiltà in passato a tutta l’Umanità, con Re Italo prima e Pitagora poi. E’ giusto e importante esserne fieri ed orgogliosi. Ma è ora di essere fieri e orgogliosi anche del presente».
Nei prossimi giorni, precisamente nel mese di settembre, è prevista la presentazione del progetto: un viaggio epico che cercherà di coinvolgere imprenditori, istituzioni e associazioni. “Ulisse” vuole essere un’esperienza di ampio respiro, avvolgente e coinvolgente. Lo scopo non è solo recuperare i fondi necessari all’impresa, ma mostrare una nuova via per lo sviluppo armonico e sostenibile di Amantea.