Il tributo di Ron al grande Lucio Dalla è stato il gran finale, sabato scorso, della 53° edizione del Settembre Rendese. Migliaia di spettatori (circa ottomila presenze!) si sono riversati, in via Rossini, per assistere all’ultimo grande appuntamento del cartellone targato 2018.
“Siamo lieti del successo che abbiamo registrato anche quest’anno – afferma il Sindaco di Rende Marcello Manna – una rassegna che ha intercettato il gradimento del pubblico. Siamo riusciti a coinvolgere e a dare nuova linfa ai luoghi nevralgici della città. Abbiamo esordito con il jazz sul palco dell’anfiteatro del Parco Robinson, luogo perfetto per una sezione dedicata alla musica d’autore. Siamo tornati poi, in chiusura nel nostro parco per una giornata dedicata ai più piccoli e allo sport. La Piazza del Museo del Presente, Piazza Unità d’Italia e via Rossini sono state location dei grandi eventi musicali del cartellone che hanno coinvolto migliaia di spettatori e soprattutto, il pubblico delle giovani generazioni. Siamo, poi, particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti con la tre giorni nel centro storico. Un luogo che merita attenzione e che sarà scenario di altri grandi appuntamenti. Protagonista anche Arcavacata con l’importante evento organizzato dall’associazione L’Aquilone. Il Settembre Rendese si conferma essere una manifestazione culturale importante per il nostro territorio. Evento dalle grandi potenzialità attrattive e capace di muovere indotto coinvolgendo i nostri esercenti e dando nuovo impulso alla nostra economia. Un’ottima organizzazione che è riuscita ad attrarre tanto pubblico nel rispetto delle regole e della sicurezza. Un plauso, dunque- conclude il primo cittadino- alla squadra che ha reso possibile tale evento. Il nostro impegno è quello di continuare su questa strada, promuovendo eventi culturali di tale portata”.
Ad ideare la manifestazione, l’amministrazione comunale di Rende. Cofinanziato dalla Regione Calabria con ”Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali per la qualificazione ed il rafforzamento dell’offerta culturale presente in Calabria – Annualità 2017”. Cartellone curato dal direttore artistico Marco Verteramo.
Numeri da capogiro per la 53° edizione del Settembre Rendese!
Più di 10.000 presenze, per l’esordio della rassegna, con Lo Stato Sociale e la loro scanzonatissima energia. La band pop più amata del momento ha infiammato il pubblico di Piazza del Museo del Presente di Rende. Tantissimi ragazzi ma anche famiglie per oltre due ore di live e di sano divertimento. La sezione del jazz, in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festival, ha conquistato gli appassionati del genere con tre serate sul palco dell’anfiteatro del Parco Robinson. Un cartellone apprezzato dal pubblico, migliaia di presenze nel penultimo week and di Settembre ha invaso il centro storico. Artisti di strada e spettacoli teatrali in via Bell’Arintha. Fiore all’occhiello la sezione concerti, coin i tributi a grandi autori della musica italiana. Dall’omaggio a Domenico Modugno di Vince Abbracciante e il celebre cantautore Rudi Assuntino. Tributo, in cartellone, a un’altra grande interprete della musica italiana: Mina con Andrea Braido Organ Jazz Trio e, a seguire, Greta Panettieri Quintet e il trombettista Flavio Boltro. Un programma che ha visto, inoltre, importanti nomi dello spettacolo italiano. Lunghi applausi per “Ho sete” con Alessandro Haber accompagnato da Giuseppe Fulcheri. E infine, il concerto di Fabio Concato accompagnato dal Trio jazz di Paolo di Sabatino. La rassegna ha poi, dedicato un appuntamento musicale al pubblico delle giovani generazioni. Un fiume di ragazzi (più di 3000 spettatori!) in Piazza Unità d’Italia. Protagonista il cantautore calabrese Eman. Una musica elettrizzante, quella di Eman che sovrasta con la propria voce un tappeto di suoni elettrorock. Senza dimenticare gli appuntamenti con lo sport e più piccoli nel Parco Robinson; la collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Unical con l’incontro “La signora dei Neutrini” intervista a Lucia Votano e la Notte dei Ricercatori. Spazio all’arte, con il taglio del nastro della mostra-concorso Geni Comuni al Museo del Presente e la sezione dedicata al Premio Oscar Carlo Rambaldi e il suo indimenticabile ET. A chiudere la rassegna, l’ultimo grande appuntamento che ha coinvolto circa 8.000 spettatori. Ron canta Lucio Dalla. E lo fa attraverso un viaggio musicale straordinario. Proprio lui che, con il cantautore bolognese, ha condiviso palchi e ricordi. Ron reinterpreta i capolavori di Dalla facendo una scelta ben precisa nei confronti delle canzoni: ha lavorato per sottrazione, ha cantato con rispetto queste melodie. In scaletta, l’emozionante repertorio di Lucio Dalla: da “Piazza Grande” a “Canzone”, passando per “Come è profondo il mare”, “Futura”, “Cara”, “Attenti al lupo” e molti altri successi. Un omaggio impreziosito da una scenografia curata, ma anche aneddoti, racconti e, immancabili, foto inedite e alcuni filmati di Dalla. Sul palco, Ron, che, oltre a cantare, suona la chitarra, è accompagnato da quattro musicisti: un chitarrista, un bassista, un pianista e un batterista. Due ore di live che hanno appassionato il pubblico e un finale affidato all’indimenticabile “Tutta la vita”. Lo spirito che Ron dà allo spettacolo è un segnale di vita e di leggerezza, per rappresentare pienamente quello che è stato l’artista e l’uomo, Lucio Dalla.