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Nicolò (fdi) Aeroporto dello Stretto si chiede a Toninelli che sia garantita la continuità territoriale

Redazione

“Allontanato, almeno per il momento, lo spettro della paventata chiusura dell’aeroporto di Reggio Calabria, serve adesso rilanciare il ‘Tito Minniti’ puntando su politiche ed investimenti che possano dare stabilità e sicurezza strutturali di prospettiva, in coerenza con il riconoscimento della città metropolitana e l’attuazione del principio sulla continuità territoriale che abbiamo richiesto con l’interrogazione n. 250/10 del 17 Gennaio 2017, sollecitando il Governo regionale affinché si rendesse parte diligente per sostenere sui tavoli romani tale causa”.

È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò che aggiunge: “In questa direzione ed anche alla luce della competenza prevalente ricadente in capo al Governo nazionale (stante la collocazione dell’aeroporto di Reggio Calabria nel novero degli aeroporti di interesse Nazionale), si chiede al ministro dei Trasporti Toninelli che venga garantita la continuità territoriale e dunque investimenti e migliorie infrastrutturali per accrescere la competitività dell’aeroporto metropolitano e attrarre nuove compagnie”.

“La crescita del tessuto socio-economico di Reggio Calabria – a cui è stato riconosciuto lo status di Città Metropolitana anche per la sussistenza di questa infrastruttura strategica – e dell’intera area considerata, sottolinea, dipende in larga misura da un sistema di mobilità adeguato ed – in linea con il principio di intermodalità – integrato rispetto alle molteplici componenti in cui si articola”. 

“La strada del rilancio del ‘Tito Minniti’- prosegue l’esponente politico – passa dall’elaborazione di programmi istituzionali attendibili e da un efficace piano industriale. Riconoscere la continuità del servizio di trasporto aereo per l’aeroporto di Reggio Calabria è imposto da criticità di ordine pubblico e sociale, considerato che tale strumento legislativo europeo ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della Nazione a cui appartengono, vedi appunto la Calabria”. 

“Tale misura – asserisce il consigliere regionale di FdI – s’inserisce dunque nel quadro più generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione economica e sociale. Grazie a questo strumento, l’accesso a fondi e contributi potrà aumentare la capacità di attrazione di nuovi vettori, accrescendo l’offerta volativa”. 

“Si dovrà procedere celermente a stilare una pianificazione di sviluppo adeguata alle potenzialità dell’infrastruttura che – aggiunge – incentivi non solo l’arrivo ma anche la permanenza duratura di nuove compagnie, e dunque la pluralità e la competitività, con nuove tratte ed orari. Intervento, quest’ultimo, che va di pari passo con investimenti e interventi strutturali che chiediamo da tempo”.

“Pertanto quali sono i programmi del Governo in merito ad una questione di valenza strategica e inderogabile? Serve – conclude Alessandro Nicolò – lavorare in sinergia tra Regione, Governo e Sacal, tutti assieme, indipendentemente dagli schieramenti, per il consolidamento e la valorizzazione di un’infrastruttura nevralgica per lo sviluppo socio-economico di Reggio Calabria e dell’intera Area dello Stretto, sull’esempio di quanto avvenuto in altre aree disagiate e isolate tra cui la Sardegna”.

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