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NICODEMO OLIVERIO PER RAGIONI ISTITUZIONALI NON PUO’ PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMANI DEL MONDO AGRICOLO

Redazione

Purtroppo, ragioni istituzionali, legate alle votazioni previste per domani alla Camera sulla riforma della legge elettorale, non mi permetteranno di essere fisicamente presente alla grande manifestazione indetta dalla Coldiretti in Calabria.

Mi preme però svolgere alcune considerazioni.

L’agricoltura è il solo e unico settore in continua e costante crescita. La stessa mobilitazione di domani, che coinvolge migliaia di agricoltori e tantissimi amministratori locali, moltissimi del nostro Partito, evidenzia l’importanza assunta dal settore primario e la necessità di ben definire una politica a difesa del reddito degli agricoltori e per un aumento della competitività delle aziende.

Sono certo che la regione sta facendo ogni sforzo per garantire agli agricoltori e alle loro aziende le provvidenze di cui hanno diritto. Purtroppo l’eredità del passato non si cancella in poco tempo. Gli enormi e gravi ritardi accumulati pesano come un macigno sulla possibilità di andare dritti verso l’obiettivo. Sono stati fatti molti passi in avanti ed è stata tracciata la strada per superare tutti gli ostacoli. Ora occorre accelerare e avviare rapidamente alla conclusione tutti i procedimenti sospesi, non lasciando vincere le ragioni della burocrazia soffocante e opprimente.

Ci sentiamo vicini alle istanze e alle richieste dei nostri agricoltori, delle imprese agricole che in questi anni di crisi profonda hanno saputo resistere, hanno investito e innovato, riuscendo a stare sui mercati nazionali ed internazionali. Ma deve anche prevalere lo spirito del confronto e dell’unità di intenti. Dobbiamo fare uno sforzo comune per affrontare e risolvere i delicati problemi che rimangono irrisolti.

Nella politica agricola nazionale abbiamo sempre lavorato per favorire le condizioni degli agricoltori, eliminando ritardi, storture, eccessi, lungaggini, arretratezze.

Molti provvedimenti approvati sono andati nel senso di tutelare e valorizzare le nostre produzioni: penso alle bibite analcoliche con un contenuto minimo del 20 per cento di succo di arancia, divenuto da poco operativo, che permetterà alle nostre produzioni agrumicole di trovare nuovi sbocchi di mercato. Ci dicevano che non si poteva fare. Che Bruxelles non l’avrebbe permesso. Ci siamo riusciti nella convinzione che più succo di arancia fa bene non solo alle nostre imprese ma anche alla nostra salute.

Siamo intervenuti introducendo l’indicazione di origine nel latte e nel grano, in modo da valorizzare i prodotti provenienti dai nostri territori, convinti che il consumatore ne beneficerà in qualità. E prossimo all’approvazione il testo di legge sugli agrumeti caratteristici, provvedimento che vuole valorizzare il nostro eccellente patrimonio varietale, evitando che si perda nel nulla un patrimonio delle nostre Terre.

Oggi la nostra agricoltura è tornata assolutamente centrale nell’economia e nel sistema produttivo nazionale. Lavoreremo anche adesso e sempre di più a sostegno della nostre imprese agricole assieme alla Coldiretti.

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