La nuova applicazione della Polizia di Stato, YOU POL, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store e che consente di inviare segnalazioni alla Sala Operativa della Questura, anche in forma anonima, continua a dare risultati.
Dalla sua creazione e divulgazione numerosissime sono state le segnalazioni pervenute alle sale operative dislocate su tutto il territorio nazionale.
A seguito di una segnalazione YOU POL molto dettagliata, nella serata di ieri personale della Questura di Cosenza, in servizio presso l’U.P.G.S.P. e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Sett.le, unitamente ad Unità Cinofila di Vibo Valentia, nell’ambito del servizio istituzionale denominato “Focus n’drangheta”, ha tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, il cittadino egiziano A.M.M.E. di anni 21.
La segnalazione conteneva l’indicazione del luogo, nei pressi dell’Università della Calabria, per cui il personale operante provvedeva immediatamente a svolgere le opportune verifiche, appurando in seguito la veridicità di quanto segnalato.
A seguito di perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’arrestato, venivano, infatti, rinvenuti alcuni involucri di cellophane sigillati ed alcuni vasi in vetro, contenenti complessivamente circa 900,00 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
La sostanza stupefacente, già suddivisa in varie porzioni e pronta per essere immessa sul “mercato”, era in parte occultata all’interno di un borsone di proprietà del citato A.M.M.E. ed in parte dentro una scatola per scarpe nascosta all’interno di un mobile della stanza da letto.
All’interno del comodino veniva, altresì, rinvenuto un taccuino riportante un elenco dettagliato di somme di denaro verosimilmente ricollegabile allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Alla luce degli elementi di reità raccolti, il predetto A.M.M.E., peraltro con a carico pregiudizi penali, veniva tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente.
Il P.M. di turno presso il Tribunale di Cosenza, informato dell’accaduto, ne disponeva gli arresti domiciliari.