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Nuova delegazione parlamentari Italia a Consiglio d’Europa

Redazione

Può vantare competenze composite, nomi conosciuti e membri che ricoprono incarichi importanti nel Parlamento nazionale la nuova squadra di deputati e senatori italiani che si insedierà ufficialmente lunedì a Strasburgo all’apertura della sessione dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, in cui molti sono sicuri si scriverà il futuro dell’intera organizzazione. Ex ministri della Repubblica, ex sindaci o responsabili politici a livello locale e regionale. Ma anche capi e vice capi gruppo delle forze politiche in Parlamento e vice presidenti di commissioni alla Camera e al Senato.

La delegazione italiana, tra le sei più corpose, ha 18 membri effettivi e altrettanti supplenti, distribuiti equamente tra Camera e Senato. Il parlamento italiano ha scelto i deputati e senatori che lo rappresenteranno all’assemblea nei giorni scorsi. Tutti i parlamenti dei 47 paesi membri dell’organizzazione paneuropea devono infatti nominare, dopo le elezioni politiche, una nuova delegazione in modo che questa sia sempre l’incarnazione più fedele possibile degli equilibri tra le forze politiche usciti dalle urne.

In base alle regole dell’assemblea, la delegazione uscente può restare in carica al massimo sei mesi. Allo scadere di questo termine se il parlamento non presenta una nuova compagine i seggi attribuiti al paese restano vuoti, e nessuno può rappresentarlo durante i lavori dell’assemblea. Intanto già si profila un braccio di ferro quando martedì l’assemblea voterà il rapporto che potrebbe mettere fine alla crisi con la Russia, apertasi 4 anni fa con l’annessione della Crimea, e aggravatasi da quando Mosca, in ritorsione alle sanzioni imposte alla sua delegazione parlamentare non contribuisce più al budget del Consiglio d’Europa e ha minacciato di lasciare l’organizzazione.

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