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LETTERA AL SOTTOSEGRETARIO BARTOLAZZI DA PARTE DEL COMITATO MARRELLI HOSPITAL

Redazione

Egregio Sottosegretario, Gentili parlamentari tutti

a proposito della risposta da Lei fornita all’interpellanza urgente dell’onorevole Maria Tripodi sullo stato in cui versa il Marrelli Hospital, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni, al fine di evitare speculazioni intorno alle cifre e ai numeri da Ella evidenziati, e peraltro forniti anche al dott Andrea Urbani che proprio ieri ha ricevuto una delegazione dell’azienda, frutto di una relazione fornita dal Commissario alla Sanità Massimo Scura; dunque, parziali e non rispondenti alla realtà dei fatti.

Già in passato, il Commissario, ha dimostrato di essere un “bugiardo”, ed approfitta della sua posizione per utilizzare i numeri nel modo a lui più compiacente e per mettere in difficoltà il Marrelli Hospital.
Il budget assegnato per il 2018, pari a poco più di 7 milioni di euro, non si riferisce alla clinica Marrelli Hospital, bensì a tre differenti unità operative: la clinica odontoiatrica Calabrodental, il reparto di chirurgia maxillofacciale in day surgery e lo stesso Marrelli Hospital. A questo proposito c’è da aggiungere che la clinica odontoiatrica Calabrodental ha subìto una decurtazione negli anni 2016, 2017, 2018 di 1 milione 400 mila euro. Vien facile la battuta: con una mano si aumenta il budget per il Marrelli Hospital, con l’altra si diminuisce il budget di Calabrodental. Ma ovviamente tutto questo il commissario si è guardato bene a specificarlo. Sui risultati superiori raggiunti da altre strutture, bisogna dire che ad oggi la clinica crotonese, sin dal suo accreditamento (ottobre 2016) non è stata messa in condizione di lavorare alla pari delle altre strutture. Gli è sempre stato assegnato un budget per lavorare solo pochi mesi, pur avendo registrato nella struttura l’erogazione di prestazioni di alta specialità ed a elevata mobilità, oltre che attività sanitaria fortemente attrattiva anche da pazienti di altre regioni d’Italia. ED E’ QUESTA LA PROTESTA, è questa la difficoltà che la clinica soffre in questi anni.

Marrelli Hospital è stata accreditata a Marzo 2016. Il primo budget è stato assegnato nel 2017, ed a fronte di una richiesta aziendale di 12 milioni di euro per poter far fronte almeno ad una operatività pari al 50% del proprio potenziale. La richiesta risultava congrua e proporzionata al numero di posti letto ed al budget medio/posto letto di altre cliniche regionali, ma il Commissario Scura e l’allora Sub Commissario Andrea Urbani, le assegnarono un budget di soli 2,9milioni. A quel punto iniziarono i problemi.

L’azienda veniva fuori da tre anni di disagi a causa dei ritardi con cui è avvenuta l’autorizzazione sanitaria (sempre con i commissari Scura e Urbani)
Nel 2017 comunque l’azienda cominciò a produrre e in soli 4 mesi esegui prestazioni di ricovero superando il budget di quasi un milioni di euro. Poi si dovette fermare!!!

In soli 4 mesi di esercizio le performance furono molto elevate:

il 27% dei ricoveri fu eseguito a pazienti extra regione
il 37% dei ricoveri a pazienti fuori dal proprio distretto sanitario, dimostrando di avere avuto una elevatissima attrazione di pazienti
Il 45% degli interventi chirurgici effettuati sono interventi di Alta Specialità
oltre il 70 % dei DRG eseguiti rientrano tra i primi 50 DRG di elevata mobilità per la Calabria.
Il 12,5 degli interventi eseguiti afferiscono a patologie oncologiche

Ma tutto questo non è sufficiente, perché con DCA 87/2018 il Commissario SCURA (da solo questa volta) assegna un budget di soli 4,7 milioni, a fronte di una richiesta minima anche per il 2018 di 12milioni di euro.
A questo si aggiunge che a fronte di un incremento di 1,7 milioni per il Marrelli Hospital il Commissario Scura sottrae alla Calabrodental (altra struttura sanitaria del Gruppo Marrelli (Marrelli Health srl) bel 1,4 milioni in 3 anni

A questo si aggiunge che per la radiologia, dal 15 Novembre al 31 Dicembre 2017 (45 giorni) furono acquistate dall’ASP prestazioni per 145.000€. La produzione, invece, in quei 45giorni superò i 160.000€.
La cosa assurda è che per il 2018, dunque per 12 mesi, l’ASP di Crotone ha proposto di acquistare lo stesso numero di prestazioni del 2017, e dunque proponendo lo stesso budget, quello che era già stato insufficiente per i 45 giorni del 2017.

Così anche per quanto riguarda e prestazioni di interventi minori di Apa e Pac (ernie, ginocchi, artroscopie, safenectomie, ecc), dove il budget assegnato nel 2017 è stato di €. 611.145,00. Per il 2018 il commissario scura indica come contrattalizzabile un importo uguale o maggiore dell’80% della produzione del 2017, che per il Marrelli Hospital è stato di € 178.744,00. Tale produzione è stata così bassa rispetto al contrattualizzato in quanto, avendo completato in 3 mesi di attività il budget dei ricoveri, è stato

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chiesto all’ASP di convertire il residuo budget di Apa e Pac in prestazioni di chirurgia oncologica e ortopedia. Purtroppo non si conosceva lo scenario del 2018 e questa scelta oggi risulta aver prodotto una forte penalizzazione
Per il 2018 l’ASP, conseguentemente all’indicazione del commissario decide di comprare dal Marrelli Hospital prestazioni APA e PAC per non oltre 145.000,00€. Al 30 Agosto la produzione di questi specifici interventi è di €410.261,00€

Il 21 Giugno 2018, la MARRELLI HEALTH SRL è stata convocata dall’Asp di Crotone ed in quella sede ha appreso che il commissario Scura ha deciso di non assegnare risorse alla struttura, né per pagare le prestazioni erogate fino a quella data né per pagare le prestazioni da erogare in futuro, ma di riconoscere solo le poche risorse sopra già dettagliate.

Per l’azienda è una catastrofe.

Nel frattempo però sono state effettuate 6mila prestazioni (utili a far gridare al miracolo dell’abbattimento delle liste d’attesa), 5mila delle quali non rimborsate dal sistema sanitario regionale: uno dei motivi della crisi economica.

Giorno 22 Giugno Marrelli Health invia una diffida stragiudiziale al Commissario Scura ed all’ASP competente, alla quale ancora non è stata data nessuna risposta.
Il 10 Luglio i dipendenti del Marrelli Hospital occupano gli uffici del Commissario per due giorni. Con l’aiuto della Digos strappano la promessa che sarebbero rivedute alcune situazioni. A distanza di due mesi, ancora nulla, né da parte del Commissario né da parte dell’ASP.

Adesso la situazione è diventata insostenibile.
Mercoledì 5 Settembre l’azienda comunica l’intenzione di fermarsi se non ci saranno nuovi sviluppi. I dipendenti spontaneamente si ritrovano a Catanzaro nell’ufficio di Scura ed il giorno dopo negli uffici dell’Asp di Crotone
Poi l’intervento del Prefetto purtroppo senza i risultati sperati poi la manifestazione a piazza Montecitorio nelle giornate del 2 e 3 Ottobre nella speranza di aprire una interlocuzione ad un livello istituzionale più alto.

Le motivazioni riguardano non solo un’azienda ed il suo gruppo di dipendenti, ma coinvolgono una problematica che investe tutti i cittadini calabresi.

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E così da un lato si tagliano le prestazioni alla Calabrodental dall’altra si frena il Marrelli Hospital, con uno scenario regionale comunque che peggiora sempre di più. E così ci troviamo con una regione che ha il più elevato tasso di mobilità sanitaria (il 21 % dei calabresi si cura fuori regione). Nella sola Provincia di Crotone il 51% dei malati oncologici si cura fuori regione (dati PNE Esiti 2015 – Ministero della Salute), il saldo della mobilità passiva continua a salire e paradossalmente i LEA decrescono passando da quota 147 nel 2015 a 143 nel 2016.

Sul numero degli occupati, mai nessuno ha sostenuto che al Marrelli Hospital lavorano 300 unità con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Si è invece giustamente sostenuto che la crisi finanziaria che sta investendo il Marrelli Hospital provocherà certamente il default dell’intero gruppo aziendale sanitario guidato dal medico imprenditore Massimo Marrelli.

Per rigore dei dati e per confermare che il commissario sul Marrelli Hospital è sempre stato un bugiardo, precisiamo che:

– i dipendenti subordinati sono 142 (di cui 86 Marrelli Hospital 56 Calabrodental)

– i collaboratori professionisti medici sono 53 come Marrelli Hospital e 29 come Calabrodental

Per un totale di 356 collaboratori che oggi sono stati messi in difficoltà

Sull’agitazione dei dipendenti e sullo sciopero aziendale, stendiamo un velo pietoso: non si contano le manifestazioni organizzate a Crotone, Catanzaro e persino a Roma.
Mentre ella rispondeva all’interpellanza dell’onorevole Tripodi, i dipendenti del Gruppo Marrelli rientravano in pullman verso Crotone dopo due giorni di manifestazione davanti a Montecitorio.

In nessuna di queste manifestazioni vi è stata l’assenza dei sindacati. E se questi ultimi mancavano dal tavolo prefettizio del 27 settembre scorso, occorre chiederne i motivi al Prefetto, visto che è stato il rappresentante del Governo a convocare il tavolo.

Tanto si doveva a Lei, sottosegretario, di cui abbiamo apprezzato garbo e compostezza. Ma – come peraltro ha sottolineato in apertura del suo intervento – l’atto ispettivo è prodotto dalle asserzioni di Massimo Scura. E già questo basterebbe a inficiarne il merito.

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E’ di palese evidenza, infatti, che l’utilizzo del criterio utilizzato dal Commissario Scura per ripartire le risorse all’interno del tetto regionale non porta benefici al sistema sanitario, invece cristallizza le posizioni in passato acquisite sul mercato dai singoli operatori sanitari privati, disincentivando il perseguimento dell’efficienza nell’erogazione dei servizi sanitari e vanificando la concorrenza tra le varie strutture.

E questo lo hanno certificato anche diverse sentenze del TAR Calabria che hanno ogni volta bocciato i decreti emanati dall’ufficio del Commissario. Riponiamo grande fiducia nelle istituzioni e proprio per questo chiediamo al Ministero della Salute di inviare presso l’ufficio del commissario, “ispettori terzi” per prelevare i VERI NUMERI che hanno determinato il default di centinaia di aziende della Calabria e provocato una crisi insanabile delle aziende del Gruppo Marrelli

Chiediamo al Ministero di fare in fretta, l’azienda ha bisogno di sapere quale sorte ci riserva il futuro: avere riconosciuto il ruolo che la struttura merita (rispetto alla dimensione, caratteristiche, prestazioni erogate e prestazioni du cui il territorio calabrese necessita), oppure di contro accettare che gli uomini che governano l’attuale sistema sanitario regionale si RIFIUTANO di integrare a pieno titolo la nostra struttura sanitaria

Con sincera stima,
Il Comitato Marrelli Hospital

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