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Il maltempo ha causato la caduta di nuovi calcinacci dal tetto della scuola di Cantinella. Abate (M5S), «Avevo affrontato la questione già ad agosto.

Redazione

«Era il 23 agosto – tuona la Senatrice Rosa Silvana Abate – in piena estate quando pensavamo al futuro anno scolastico. Mi ero recata nella scuola di Cantinella, una popolosa frazione del comune di Corigliano Rossano, per verificare personalmente l’avanzamento dello stato dei lavori viste le segnalazioni che mi erano arrivate da molti genitori in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico». La struttura, infatti, era stata chiusa a seguito della caduta di alcuni calcinacci dal tetto, sintomo che già allora erano necessari una serie di controlli e di attività manutentive urgenti. «Su mia ripetuta sollecitazione – spiega ancora la Abate – il commissario della città di Corigliano Rossano, Domenico Bagnato, aveva inviato sul posto l’ingegnere Francesco Amica, responsabile comunale del settore manutenzione. Avevamo fatto un sopralluogo per fare una serie di verifiche sia tecniche che strutturali e diagnostiche per la sicurezza dell’edificio. Mi avevano rassicurato che dopo pochi giorni sarebbero cominciati i lavori di manutenzione ordinaria. Mi avevano rassicurato anche che, per l’inizio del nuovo anno scolastico, i bambini sarebbero potuti tornare a fare lezione nella loro scuola senza problemi». E così è stato, ma a distanza di circa un mese dall’inizio della scuola, alla prima criticità è saltato il banco. «È bastato un forte acquazzone – chiude la Senatrice pentastellata – per causare una caduta altri calcinacci che mostrano come la situazione sia diventata peggiore rispetto a quella che si registrava quattro mesi fa. Alcuni attivisti M5S e cittadini mi avevano segnalato che oltre ad una imbiancata della struttura non erano stati fatti altri interventi. Quello che è successo stamattina, la caduta di nuovi calcinacci dal tetto della scuola, dimostra che avevano ragione. Controlli e interventi non sono stati sufficienti. Le immagini di Corigliano Rossano del 2015 e quelle di oggi a Crotone, Lamezia e Vibo dovrebbero servire da esempio e invece ci troviamo a raccontare di un’altra emergenza, fortunatamente, senza gravi conseguenze. Il Comune, intervenuto con il suo geometra Carmine Grispino, a tuttora non ha preso nessun provvedimento. Probabilmente ritenendo la scuola idonea e sicura e di questo si assume la piena responsabilità.

Con la sicurezza dei bambini bisogna fare molta attenzione, così non va bene. Segnaleremo la vicenda a chi di competenza affinché si faccia piena luce sulle responsabilità».

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