V° edizione del “Festival dei Corti Teatrali”, evento inserito nell’VIII^ edizione del “Calàbbria Teatro Festival”, organizzato dall’Associazione Culturale “Khoreia 2000” sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli. In 30 minuti gli attori, a tema libero, cattureranno con tre spettacoli (ogni sera), lo spettatore che diventerà attore principale. Infatti, con l’acquisto del biglietto, alla modica cifra di 5 euro, oltre a godere della performance potrà , attraverso una scheda, votare decretando il vincitore della “giuria popolare”; I°-II° e III° posto sarà ad appannaggio della “giuria tecnica” composta (Lina Bernardi, attrice di teatro, cinema e televisione, Carlo Fanelli, Docente di Drammaturgia e Organizzazione ed economia dello spettacolo, presso la Laurea Triennale in Comunicazione e DAMS all’UNICAL e Pierpaolo Saraceno, Attore, regista e drammaturgo). L’esito delle votazioni si avrà domenica 14 ottobre . In scena, mercoledì con inizio alle ore 21.00, al Teatro Sybaris, “GLADIATRICI”, scritto e diretto da Lucio Castagneri con Alessandra Romano e Manuela Miscioscia. Le due gladiatrici (Amazon e Akillia) immortalate nella famosa Stele di Alicarnasso (conservata al British Museum) prendono vita nel singolare dialogo tra loro la sera che precede il combattimento mortale nell’arena. A seguire “IL PALAZZONE INDUSTRIALE DI SPALLE AL MARE” di e con Marco Mittica. Il palazzone industriale di spalle al mare è il progresso materiale a svantaggio di quello morale. La scalata del palazzone con la promessa della vista del mare è l’inganno che mio padre ha perpetrato nei confronti miei e di mia madre illudendoci che si potesse costruire una famiglia solo dal lato economico. Sarà la malattia di mia madre a svelare la fragilità della famiglia. Terzo spettacolo “BIANCO D’INCHIOSTRO” Requiem poetico a 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre, di e con Giulio Bellotto e Alice Guarente . ežóvščina: il periodo in cui Commissario del popolo agli Interni fu Nikolaij Ivanovič Ežov (1894-1939?)- forse il più sinistro fra tutti i collaboratori di Stalinn egli anni del terrore. Durante l’era di Ežov in Unione Sovietica esplose un fenomeno spontaneo unico nel suo genere: Samizdat -che in russo significa “pubblicato da sé”. Riprodurre in proprio – a mano o con la macchina da scrivere – testi che la censura non avrebbe mai fatto passare. Libri proibiti ricopiati a carta carbone, distribuiti ad amici; idee e informazioni scomode diffuse rapidamente gli angoli più remoti del paese.
Mercoledì 10 ottobre parte anche il “Laboratorio di musica tradizionale” a cura di Massimo Ferrante “Vulera c’ammutassiru i putenti, stage sul canto sociale calabrese. (iscrizione gratuita, prenotazione obbligatoria). Dalle 16,30 alle 19,30 Teatro Vittoria.