Taglia il traguardo delle 38 edizioni la Sagra dell’uva e del vino Donnici, che dal 2012 ha assunto la denominazione di “Sapori d’autunno”. Una manifestazione che, oggi più che mai, senza recidere il cordone ombelicale con la sua lunga tradizione, indissolubilmente legata all’enorme risorsa del territorio, l’uva e il vino prodotto a Donnici, guarda al suo sviluppo in prospettiva futura, quella destinata non solo agli abituali frequentatori che nel prossimo fine settimana si recheranno in massa nel borgo antico alle porte di Cosenza, ma anche ad intercettare sempre crescenti flussi turistici da altre città ed altre regioni e, perché no, anche dall’estero.
La manifestazione, in programma da venerdì 12 a domenica 14 ottobre, è stata presentata ufficialmente questa mattina nell’Auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo” a Donnici. A precedere la conferenza stampa, una notizia importante: la nomina del Sindaco Mario Occhiuto e della città di Cosenza all’interno della commissione nazionale dell’Associazione Città del vino. Una nomina avvenuta ieri nel corso di un incontro, tenutosi all’Enoteca regionale della Provincia di Cosenza, alla presenza del Presidente Nazionale dell’Associazione e dei rappresentanti delle città del vino della Calabria . La città di Cosenza rappresenterà la Calabria e il Sud d’Italia all’interno dell’Associazione città del vino. “Un riconoscimento importante che viene dato – ha spiegato nel corso della conferenza stampa l’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro – a tutto il territorio sia per ciò che è stato già fatto, ma anche per le tante potenzialità che è in grado ancora di esprimere sul fronte del turismo enogastronomico. A fare gli onori di casa (l’Amministrazione comunale promuove e patrocina l’iniziativa in collaborazione con l’Associazione “Nemesi”) è stata proprio Rosaria Succurro. “La Sagra – ha detto Succurro nel suo intervento – ben si inserisce nella programmazione e nella strategia di promozione e valorizzazione del territorio che l’Amministrazione comunale porta avanti ormai da molti anni : quella di considerare il turismo come leva di sviluppo e promozione del territorio, ma anche di sviluppo economico”. Donnici, con le sue cantine ed i suoi vini, è sotto la lente di osservazione dell’Amministrazione comunale che vuole creare, proprio tra le dolci colline verdi alle porte di Cosenza, dei pacchetti turistici, come in parte si sta già facendo, in grado di convogliare fin qui i cosìddetti seguaci del turismo sensoriale, emozionale od enoturismo che dir si voglia. Lo ha ribadito con forza la stessa Assessora Succurro: “L’Amministrazione comunale – ha sottolineato – ha puntato con decisione su tre pacchetti turistici: Alarico e la sua leggenda, l’arte contemporanea ed un terzo pacchetto che è proprio quello enogastronomico, molto richiesto e che riscuote, presso i turisti, anche stranieri,molto interesse. E questo si deve ad un territorio denso di appeal dove dai vigneti e dall’azione di imprenditori avveduti è scaturito un ottimo prodotto”.
Rosaria Succurro ha ricordato l’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”in programma sia venerdì 12 che sabato 13 ottobre, con partenza da Piazza dei Bruzi, alle 15,30 e trasferimento a Donnici in bus per accompagnare i partecipanti a visitare il borgo antico con le sue chiese e a passeggiare tra gli stands. Importante il contributo dell’AMACO che ha istituito tre navette con partenze da Piazza Mancini a Piazza S.Croce e ritorno, dal Palazzetto dello Sport a Piazza Santa Croce e ritorno, dal Campo Sportivo di contrada Albicello a Piazza Santa Croce e viceversa. A questo proposito l’Assessore Succurro ha rivolto un invito ai cittadini a lasciare l’auto a casa e ad utilizzare le navette.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il consigliere comunale Francesco Spadafora che ha sottolineato come l’evento sia diventato, da qualche anno a questa parte, “un punto di riferimento per tutti coloro i quali desiderano trascorrere un fine settimana all’insegna del gusto, della tradizione e anche del divertimento. Nata nel 1979 grazie all’impegno di alcuni cittadini residenti per creare un momento di festa in occasione della vendemmia – ha ricordato Spadafora – la sagra si sta rivelando di particolare importanza, sia per la commercializzazione che per il marketing delle nostre aziende che hanno, attraverso questo evento, l’opportunità di vendere i propri prodotti e di promuovere il proprio brand aziendale. Ancora una volta – ha aggiunto il consigliere Spadafora – il vero protagonista della tre giorni sarà l’ottimo vino donnicese nelle sue più celebri declinazioni: il magliocco, la malvasia e il gaglioppo”. 40 le aziende presenti agli stands, in numero superiore rispetto allo scorso anno e provenienti anche da fuori provincia e da fuori regione (Puglia e Sicilia). “Segno – ha concluso Spadafora – che la manifestazione negli anni è cresciuta e si è fatta apprezzare anche oltre i confini regionali. C’è ancora tanto da fare. Il nostro impegno è quello di valorizzarla ancor di più con occhio rivolto al territorio che insieme alla sua storia, al suo vino ed alle sue peculiarità, deve essere promosso a più riprese, traendo il meglio dalla sua vocazione turistica”.
Il programma della XXXVIII edizione è modellato a grandi linee sul format dello scorso anno, ma con significative novità. Nel dettaglio delle iniziative artistiche è entrata Roberta Cleo, musicista e cantautrice cosentina, direttore artistico per il secondo anno di “Sapori d’autunno” e portavoce dell’Associazione “Nemesi”. Tra le più importanti novità, la collaborazione, sul fronte musicale, con la città pugliese di Melpignano, dove ogni anno si celebra la Notte della Taranta. A caratterizzare il programma musicale c’è infatti un’impronta folk-popolare che esprime un forte senso di ritorno alle origini. Molti i gruppi che si esibiranno tra Piazza Mons.Bilotto, Piazza Penninello e la gradinata di Largo della Fontana. Alcuni di loro attingono proprio al repertorio della pizzica e della taranta pugliese. “Abbiamo voluto improntare il programma – ha detto Roberta Cleo – ad un genere musicale che ci riportasse alla vera tradizione della nostra terra, il folk popolare, una musica tradizionale che si sposa alla perfezione con lo spirito della sagra dell’uva e del vino. con la sua atmosfera di festa ed anche di semplicità. Tante – ha aggiunto – le contaminazioni con altre terre, con la pizzica pugliese, la musica arbreshe, grecanica ed africana”. Tra i concerti principali la Cleo ha ricordato perBacco la sera di venerdì 12, Emilio Spataro con Opera Tamarra, sabato 13 e Francesco Gullo e i Verso Sud domenica 14. Infine ha annunciato che il premio Grappolo d’oro per il 2018, legato, come è consuetudine, alla Sagra, sarà consegnato sabato 13 ottobre al Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, “per la capacità di aver reso la città più bella e più attrattiva”. Per l’inaugurazione, in programma venerdì 12 ottobre alle ore 18,00, in Piazza Bilotto, prevista un’esibizione dei briganti a cavallo e nei giorni della sagra altre attrazioni come artisti di strada, spettacoli di mangiafuoco, dj set. Tornano anche i laboratori creativi per bambini e il tradizionale concorso riservato alla tradizione dolciaria del territorio “Dolci sapori”. Tra gli altri appuntamenti, una sfilata di abiti tradizionali, a cura della scuola di moda e design “Accademia New Style” diretta da Franca Trozzo, è in programma domenica alle ore 18,00 ed avrà carattere itinerante per le vie del borgo. Anche quest’anno ci sarà il coinvolgimento nella manifestazione dell’Istituto comprensivo agrario e alberghiero “Tommasi-Mancini”. I termini della rinnovata collaborazione sono stati illustrati dalla dirigente scolastica Graziella Cammalleri. “Stiamo portando avanti la filiera dell’agroalimentare – ha detto – avendo la fortuna come istituto agrario di avere un polmone verde nel cuore della città : la sua azienda. Organizzare anche itinerari turistici sull’enogastronomia inserendo l’azienda agraria del nostro istituto potrebbe essere un modo per sottolineare il valore culturale che questa Amministrazione sta portando avanti. Ogni anno produciamo il nostro vino e stiamo lavorando alla produzione dello spumante con metodo tradizionale. Per noi l’azienda dell’agrario è un’aula decentrata, un laboratorio dove l’aspetto pratico viene riempito di competenze sul campo”. Al termine della conferenza è stata presentata un’iniziativa sociale estremamente importante, a cura di Ippolito Spadafora, titolare dell’omonima azienda vinicola, la più longeva tra le produttrici del Donnici, avendo superato i cento anni di attività, e della moglie Manuela Micieli. Per l’occasione è stato prodotto un vino rosato, “Rosamara”, dal greco nero, un vitigno autoctono. Parte del ricavato dalla sua vendita servirà a sostenere l’Associazione di informazione sociale “Una mano sul cuore”, nata a giugno per aiutare finanziariamente quelle donne che non dispongono di mezzi sufficienti per combattere le malattie oncologiche.