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Commercio abusivo a Lamezia. L’appello di Pino Crapella in rappresentanza di Confesercenti e Anva

Redazione

 

Non si può rimanere muti e indifferenti alla situazione in cui versa il commercio ambulante a Lamezia, con il proliferare continuo dei venditori abusivi. La Confersercenti di Lamezia che presiedo unitamente all’Anva ( Associazone nazionale venditori ambulanti) che guido a livello regionale mostrano il loro pieno sostegno all’opera svolta dalla polizia locale per il controllo del territorio, anche in considerazione di tutte le difficoltà che il contesto lametino presenta e senza dimenticare la carenza d’organico con cui il Corpo dei Vigili urbani deve fare i conti quotidianamente. Al contempo, viene sostenuta in pieno l’attività a difesa della legalità da parte delle forze dell’ordine.
Tuttavia, non si può far finta di nulla su quanto abbiamo visto in occasione dell’ultima fiera di Sant’Antonio che ha animato la città in questi ultimi tre giorni. Sono stati centinaia i venditori ambulanti abusivi che abbiamo visto esporre la loro mercanzia contraffatta: scarpe, borse, indumenti, occhiali e quant’altro. Il sequestro effettuato dalla polizia locale di 850 capi, i classici ‘falsi griffati’, è stato solo una ‘goccia nel mare’. Le nostre strade sono state invase da merce taroccata, messa in vendita da chi non aveva nessun diritto a farlo in quanto ambulante abusivo. Inoltre, è risaputo da anni e va ribadito che la filiera del falso firmato è in mano al malaffare. Alla luce di quanto avvenuto in questi giorni, chiedo che tutto questo obbrobrio non si ripeta in occasione della fiera dei santi patroni, prevista come da tradizione dal 27 al 29 giugno prossimi.
In qualità di rappresentante di Anva e Confesercenti, rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Sono pronto a collaborare come esponente di queste due categorie con la polizia locale e le forze dell’ordine per ripristinare la legalità in questo settore, al fine di tutelare i commercianti regolari che pagano puntualmente i tributi dovuti. Al Sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, all’assessorato alle Attività produttive e a tutti gli uffici comunali preposti chiedo che agli operatori commerciali che lavorano su aree pubbliche vengano forniti i servizi necessari perché possano mantenere la loro dignità e sentirsi imprenditori a tutti i livelli. Mi piacerebbe inoltre che i commercianti che arrivano da fuori regione in occasione delle nostre fiere patronali, si sentissero ben accolti e potessero usufruire di servizi adeguati a partire dai bagni chimici; così come servirebbero anche un punto acqua e un punto luce. Si tratta di richieste minime, realizzabili con poco: i commercianti ne hanno diritto! Mi faccio portavoce del disagio di tutta una categoria ormai esasperata da una crisi economica che sta attanagliando il settore da troppi anni. Si tratta di gente che fa questo lavoro da sempre e che si vede tartassata su tutti i fronti mentre gli abusivi espongono dove e quando vogliono, senza il minimo obbligo e squalificando il mercato.
Riportare la legalità e la giustizia in questo settore vuol dire ridare ossigeno ad un comparto asfittico che ha bisogno di aiuti concreti, a partire da un contrasto serio all’abusivismo, a chi non rispetta le regole. Far ripartire questa categoria significa restituire a Lamezia quella sua prerogativa che da sempre l’ha vista come centro commerciale di tutta la regione. L’Anva e la Confesercenti auspicano che, già con la prossima fiera dei santi patroni, si vedano i primi segnali concreti e propositivi a favore dei commercianti lametini che pagano le tasse e anche di quelli che arriveranno da tutto il Sud ed avranno diritto di trovare una città accogliente che rispetta il lavoro di chi fa il proprio lavoro rispettando la legge.

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