“La responsabilità sociale della scuola: il docente intellettuale”. È stato questo il titolo del contributo rassegnato da Mario Caligiuri, professore di pedagogia della Comunicazione dell’Università della Calabria, al gruppo di lavoro “La formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici” coordinato da Paolina Mulè, dell’Università di Catania. L’iniziativa si è svolta presso l’Università “Aldo Moro” di Bari nell’ambito del Convegno nazionale “La scuola tra saperi e valori etici-sociali. Politiche culturali e pratiche educative” promosso dalla Società Italiana di Pedagogia, presieduta da Simonetta Polenghi, dell’Università “Cattolica” di Milano. Nel corso del suo intervento, Caligiuri ha evidenziato che “l’educazione dovrebbe essere sempre al centro del dibattito culturale e politico, poiché di fronte ai più rilevanti problemi sociali si invoca sistematicamente l’istruzione, poiché tutte le altre ricette sono fallite”. Ha proseguito dicendo che “la qualità della scuola e dell’Università dipendono in modo rilevante dalla qualità di formazione, aggiornamento continuo, selezione e verifica degli insegnanti e dei dirigenti. In tale quadro, il docente dovrebbe assumere un ruolo di intellettuale che aiuti a comprendere la realtà, preparare al futuro, selezionare le informazioni rilevanti, abituare ad apprendere in autonomia per tutta la vita”. Per fare questo, ha sostenuto, che c’è bisogno di discipline quali le neuroscienze, la genetica, le tecniche di comunicazione efficace, il coding, l’intelligence ed altre ancora. Caligiuri ha concluso dicendo che occorre prepararsi alle metamorfosi che si stanno verificando nella società attraverso l’intelligenza artificiale, che sconvolgerà in gran parte gli attuali processi formativi nelle scuole e nelle università.
Convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia a Bari
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Tra gli altri docenti che sono intervenuti al gruppo di lavoro anche Rossana Adele Rossi dell’Università della Calabria che ha affrontato il tema “Formazione alla cittadinanza in Martha C. Nussbaum per la promozione di una scuola interculturale.”