“Pagamenti a click, articoli da 5 euro e contratti di collaborazione che ‘mascherano’ il lavoro fatto in realtà. Sono soltanto alcune delle opzioni lavorative che un giornalista italiano può valutare al giorno d’oggi e che hanno contribuito a trasformare questo mestiere in uno dei lavori più bistrattati e soggetti a sfruttamento.
Una situazione devastante, una grossa fetta degli iscritti all’Ordine percepisce uno stipendio lordo annuo inferiore ai 10mila euro e quindi al di sotto della soglia di povertà.
Volevo rilanciare questo argomento proprio per rimettere al centro il problema occupazionale perché non si può essere libero se non si ha una vita dignitosa”.
Lo ha detto oggi il sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti intervenendo oggi alla sala Koch del Senato al convegno: “Giornalisti aggrediti, colpevoli impuniti, l’allarme Onu”: per parlare e discutere con l’Osservatorio di Ossigeno per l’informazione i dati aggiornati sui giornalisti minacciati e bersagliati da querele e citazioni civili pretestuose e infondate. Al centro del dibattito, le carenze della legislazione e della giurisprudenza italiane ed europee e le proposte per colmare omissioni e inadempienze. (ANSA).
Gaetti, non liberi cronisti pagati poco
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