Ricerca di base e applicata al letto del paziente per sconfiggere tumori ancora oggi poco guaribili come quelli del pancreas, in un ambito di frontiera nel panorama scientifico nazionale e internazionale: è il cuore dell’attività del “Gemelli Pancreatic Advanced Research Center (CRMPG)” che è inaugurato oggi, lunedì 29 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRRCS (Aula Brasca), e la cui Direzione viene assunta dal professore Giovanni Battista Doglietto.
“Tra gli scopi principali del centro c’è quello di promuovere e svolgere attività scientifiche, di base e applicate, nell’ambito delle patologie pancreatiche, infiammatorie e neoplastiche e in particolare modo nel campo dell’adenocarcinoma pancreatico e delle neoplasie endocrine (pNET) in termini di valutazione biologica (quindi tracciare l’identikit molecolare del singolo tumore), evoluzione della patologia (predire la prognosi del singolo paziente) e in termini di diagnosi e trattamento”, spiega il professor Doglietto, che ha dedicato tutta la sua carriera allo studio e al trattamento chirurgico dei tumori del pancreas. “Il Gemelli Pancreatic Advanced Research Center nasce dalla consapevolezza della necessità di trovare nuove possibilità di cura, anche in ragione degli insuccessi terapeutici (medici o chirurgici) che spesso si registrano per i pazienti con un tumore del pancreas”, spiega il professore Sergio Alfieri, Ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica: la sopravvivenza a 5 anni dopo intervento chirurgico curativo è del 20-30% per l’adenocarcinoma pancreatico. Proprio a fronte di questi dati il Centro è pensato per stimolare la ricerca ad esempio promuovendo quella traslazionale e consolidando la stretta interazione tra studi di base e applicazione clinica, nell’auspicio di studiare e possibilmente trovare nuovi e più promettenti trattamenti di terapia modulati e personalizzati per ogni paziente. “Al Gemelli, per quanto riguarda il trattamento chirurgico – continua il professore Alfieri – è possibile ricevere sia interventi tradizionali, sia interventi mininvasivi laparoscopici e robotici, compreso i casi più complessi che richiedono di intervenire anche a livello dei vasi sanguigni con una ‘resezione vascolare’ quando il tumore infiltra le vene o le arterie”. Il Gemelli Pancreatic Advanced Research Center lavorerà in stretta collaborazione con gli specialisti clinici della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, che rappresentano, nel panorama italiano, un’eccellenza per il trattamento delle malattie del pancreas”, sottolinea il professore Antonio Gasbarrini, Direttore della Area Gastroenterologia ed Oncologia Medica del Gemelli, che ha proprio recentemente implementato gli ambulatori dedicati, in considerazione della crescente richiesta dei pazienti che si rivolgono al Gemelli per problemi pancreatici neoplastici e infiammatori.
Tumori del pancreas, al Gemelli un centro di cura e ricerca
62
articolo precedente