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“Lascio una Provincia solida e unita, che ha saputo dare voce e servizi ai cittadini”

Redazione

Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno saluta i dipendenti di Palazzo di Vetro e i rappresentanti della stampa che in questi quattro anni  hanno seguito con attenzione e puntualità le vicende amministrative, raccontando l’attività e le difficoltà di un Ente rivelatosi fondamentale per la tenuta dei territori. Al suo fianco, nella sala Giunta di Palazzo di Vetro il direttore generale Vincenzo Prenestini, i dirigenti Rosetta Alberto, Pino Canino, Pantaleone Narciso, Floriano Siniscalco e Tonino Russo che – assieme a Federica Pallone e Anton Giulio Frustaci e ai consiglieri provinciali – gli sono stati vicini in questa non semplice ma entusiasmante esperienza prima di tutto umana. “Abbiamo lavorato come se la legge Delrio e anche altre leggi che penalizzavano le Province non esistessero, garantendo i servizi ai cittadini, interventi per la viabilità e le scuole anche e soprattutto sul piano della sicurezza, mettendo in campo interventi straordinari per la cultura, la qualità della vita, le funzioni residuali come il Parco della Biodiversità, i Musei e le piscine – ha affermato Bruno -. Inoltre, siamo riusciti a motivare e valorizzare il Personale: a differenza di altre Province, applicando i contratti decentrati e aggiungendo anche ulteriori risorse. Se abbiamo ottenuto importanti risultati e mantenuto elevata la qualità dei servizi il merito è dei dipendenti che si sono sacrificati al mio fianco. E’ stato un bel lavoro, che mi ha dato grandi gratificazioni”.

Quella che lascia al suo successore è “una provincia unita, capace di non avere dentro il suo perimetro scontri istituzionali, che ha saputo valorizzare il Capoluogo di Regione, in più occasioni difeso e sostenuto, ma senza penalizzare il resto del territorio che è stato attenzionato attraverso una presenza e un ascolto costante, senza distinzione di colore politico”. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, porta al termine il suo mandato istituzionale lasciando un Ente sano, solido, che ha garantito i servizi, la sicurezza di strade e scuole, il pagamento degli stipendi ai dipendenti, proiettando la credibilità della Provincia di Catanzaro a livello nazionale come esempio di buona amministrazione, da presidente regionale dell’Unione Province d’Italia. In poche parole: una visione progettuale per l’Area centrale della Calabria.

“L’applicazione della legge di riforma degli Enti locali 56/2014 ha dimostrato come le Province siano tutt’altro che un ente inutile e sopprimibile – rimarca Bruno -. Per il ruolo e le funzioni che esercitano in ambiti strettamente connessi alla sicurezza dei cittadini, a partire dalla manutenzione di strade e scuole, le Province si configurano con chiarezza quale anello fondamentale della catena della sussidiarietà.

Secondo il presidente Bruno: “Serve una norma che, in coerenza con le disposizioni della Costituzione, riconduca pienamente la disciplina delle Province nell’ambito dell’ordinamento degli enti locali, con l’obiettivo di dare una prospettiva certa all’assetto e al funzionamento delle Province quali istituzioni costitutive della Repubblica, al pari dei Comuni e delle Città metropolitane. Bisogna restituire autorevolezza alle Province e tornare ad assicurare autonomia finanziaria e risorse per assicurare i servizi ai cittadini. Cosa che le Province calabresi in questi anni di grandi difficoltà economiche hanno continuato a fare con enormi sforzi e straordinari sacrifici nell’interesse superiore delle comunità amministrate. Occorre rivedere in profondità la legge Delrio, prima di tutto in riferimento alle funzioni fondamentali affidate alle Province che devono essere rafforzate quali enti di assistenza e supporto dei piccoli e medi comuni. La condizione principale e irrinunciabile per raggiungere questo risultato è ripristinare un adeguato livello di autonomia finanziaria e tributaria oltre che di autonomia organizzativa intesa come possibilità di costruire un nuovo modello di ente che garantisca l’esercizio delle funzioni fondamentali semplificando l’architettura burocratica e amministrativa. Per questo il sistema elettorale adottato dalla legge 56/14 deve essere rivisto: occorre che Parlamento e Governo prendano la decisione di tornare ad un sistema a suffragio universale di elezione diretta restituendo la parola ai cittadini e al territorio”. E se dovesse parlare di un rammarico, il presidente Bruno guarda proprio ad una “stortura” della legge Delrio: non essere eletto dalla gente. Quattro anni difficili dal punto di vista economico e amministrativo, ma “ricchi” dal punto di vista umano grazie alla presenza sul territorio “battuto” spesso con i piedi nel fango da Albi a Zagarise. Viabilità, edilizia scolastica, ambiente e trasporti (di fatto la Provincia ha potuto esercitare solo le prime due), queste le principali funzioni esercitate dall’Ente guidato da Bruno mentre particolarmente complessa è stata la definizione delle partite economiche tra le singole Province e la Regione Calabria, con particolare riferimento alle funzioni ed alle competenze residuali, quali i parchi, musei, strutture sportive, centri per l’impiego, la questione del conferimento delle somme anticipate dalle Province continua ad essere in sospeso, creando enormi difficoltà economiche alle Province. Ma anche in questo campo, il presidente Bruno non ha mai fatto venire meno il proprio impegno per garantire la tenuta di strutture fondamentali come il Parco della Biodiversità mediterranea e il Marca che ha superato con successo i confini regionali grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Guglielmo.

Dalla ripresa di opere incompiute come la Strada del Medio Savuto – la cosiddetta Strada che non c’è che inizia ad esserci (ed è proprio di ieri la notizia che è stato registrato il decreto dirigenziale che prevede 3.500.000 euro per il lotto funzionale tra gli svincoli con la SS 616 e la strada provinciale di Decollatura) – alla riapertura del cantiere per la realizzazione della Case Grimaldi Catanzaro Lido – Germaneto, che dovrebbe essere conclusa entro la fine dell’anno, passando all’appalto della progettazione per la Strada provinciale 25, e ancora il completamento della Cropani-Sersale, del Viadotto Guardavalle-Guardavalle Scalo, investimenti per 30 milioni di euro nel settore dell’Edilizia scolastica, e oltre 15 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie di competenza provinciale: tanti gli argomenti trattati e gli obiettivi centrati lavorando “da missionario” per un “Ente virtuoso che ha saputo dare voce e garantire i servizi ai cittadini”.

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