“Il terribile incidente accaduto a Crotone lascia sgomenta un’intera regione”. Inizia cosi la nota del segretario generale della Cgil Area Vasta, Raffaele Mammoliti, del segretario dell’Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone, del segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino, da molto tempo, impegnati sul tema degli incidenti sul lavoro e vicini alle tante battaglie portate avanti dal Marelli Hospital. E’ di pochi giorni fa il vertice al Mise sulla vertenza dei lavoratori del nosocomio crotonese. “Oggi è il momento del dolore. Dello sconforto. Ma è, anche, il momento di dire nuovamente basta agli incidenti sul lavoro. Le riunioni sull’argomento – si legge nella nota delle tre siglee sindacali – sono state molteplici. Gli appelli a tutti gli organi competenti pure. Eppure, ancora oggi, ci ritroviamo costretti a piangere quattro morti. Massimo Marrelli, 59 anni, titolare dell’omonimo gruppo a cui fanno capo diverse strutture sanitarie nel crotonese, Santo Bruno, 53 anni di Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino, 45 anni di Cutro, Mario Cristofaro, 49 anni di Crotone. Alle loro famiglie va la nostra vicinanza”.
“La sicurezza sui luoghi di lavoro-continua la nota- deve essere una priorità e necessita di una più diffusa consapevolezza ed etica della responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti per evitare sottovalutazioni che spesso si tramutano in vere e proprie tragedie. Infine nella parte finale: oggi più che mai ci sentiamo di rinnovare i sentimenti di vicinanza e solidarietà- oltre che alle famiglie delle vittime- a tutti i lavoratori del Marrelli Hospital per la perdita di una guida prestigiosa: un imprenditore dal carattere dinamico e innovativo”.