Il 2 novembre è sempre stato un giorno magico per me. In questo particolare giorno nel quale commemoriamo il ricordo dei nostri cari che hanno lasciato la loro vita terrena mi è sempre capitato di pensare a quale fosse il modo migliore per onorare il ricordo di chi non c’è più.
Avevo un rito da bambina che mi fu insegnato dalla mia nonna, una nonna ipovedente che però aveva lo sguardo lungo sul mondo e il cuore grande e profondo, ogni notte tra il primo e il due novembre dovevo appendere un mio calzino al letto, fare una preghiera e aspettare.
Al mattino quel calzino che avevo appeso vuoto veniva riempito di ogni bontà dai miei antenati. Caramelle, cioccolatini e regali. Coloro che non erano più con me tornavano per regalarmi una gioia, per mantenere ancora vivo il loro ricordo. Perché era grazie a loro se io ero sulla terra e forse volevano vedere come ero diventata. Con il passare degli anni capì che in realtà era la nonna stessa a comprare quei doni e che lo faceva perché continuava ad occuparsi di quel figlio che la vita gli aveva preso troppo presto e che il pensiero che potesse farle visita in quel giorno le regalava una carezza all’anima.
Sono passati gli anni e con la mia mamma abbiamo continuato questa tradizione di famiglia, sempre con lo stesso sentimento e sempre con la stessa emozione.
Sono diventata mamma a mia volta e i miei bambini che hanno occhi grandi e menti sveglie hanno visto la foto di quella nonna poggiata sul comodino e hanno chiesto di ascoltarne la storia.
È troppo difficile raccontare l’universo meraviglioso che è stata e che sarà quella dolce nonnina che vissuto un’esistenza fatta di dolci e abbracci ma non volevo che il suo ricordo scomparisse con me.
Lo scorso anno con i bambini , siamo andati al cinema a vedere Coco, ennesimo capolavoro della Walt Disney.
Il film racconta la storia di questo bambino che insegue il suo sogno e per farlo vive un’avventura straordinaria. La notte della commemorazione dei defunti per uno strano caso si trova nel mondo dell’aldilà e incontra tutti i suoi cari estinti. Dovrà affrontare diverse prove per tornare nel modo terreno grazie all’aiuto dei suoi cari ci riesce e potrà organizzare la festa dei morti con la sua famiglia.
Il Messico e le sue tradizioni hanno fatto al caso mio e grazie a questo film ho potuto affrontare un tema delicato è complicato come la morte con i miei bambini.
La morte non solo come cessazione di vita ma come eterna memoria.
Era ed è troppo importante per me che questi ricordi non vadano perduti che il bene ricevuto e fatto si ricordi e si commemori.
Ieri 2 novembre 2018 abbiamo attraversato quel ponte pieno di petali di fiori e con tanti bambini abbiamo celebrato la vita onorando il ricordo di è stato ed ora non è più con noi.
Con “noi mamme e bebè” e “bimbi a bordo” abbiamo organizzato una festa per celebrare i nostri antenati.
I bambini hanno portato un loro calzino e insieme ai loro amici hanno aspettato l’arrivo dei loro antenati.
Hanno ballato, raccontato storie e cantato tutto sotto la straordinaria regia dello staff di bimbi a bordo. Al loro ritorno erano entusiasti per la straordinaria avventura che avevano vissuto e quei nonnini delle foto erano a loro più vicini e familiari.
Perché nessuno muore in terra finché vive nel cuore di chi resta e i nostri bambini sono il cuore del mondo.
Marianna Barilari, vicepresidente noi mamme e bebè