Via libera da parte del Senato all’istituzione e la disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione. Il provvedimento è stato votato all’unanimità con 235 sì. Il provvedimento ora passa alla Camera.
“Serve conoscere il nemico per sconfiggerlo. Per questo il ddl che istituisce la Rete nazionale dei registri dei tumori è così importante. Abbiamo il dovere di credere che il tumore potrà un giorno essere debellato”, ha affermato la senatrice Maria Domenica Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità, durante le dichiarazioni di voto sul ddl che istituisce la rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione. Per sconfiggere il tumore, afferma la parlamentare, servono “terapie frutto di studi scientifici supportati da dati, da una vera e propria mappa con le percentuali e le cifre relative ad incidenza di specifiche neoplasie in determinati ambiti territoriali. Dove si muore, in che misura, chi viene colpito più di altri, per quale specifica patologia tumorale. E quanto incide una vita trascorsa in aree contaminate, dove l’aria è satura di veleni, dove la terra, in eterna attesa di bonifica, copre e cela una coltre di residui di lavorazioni industriali che viaggiano sotto terra e sotto traccia, trasportati da falde che raggiungono campi coltivati e li abbeverano”.
“Bisogna rafforzare – prosegue – la capacità di prevenzione delle patologie tumorali e di studio dei fattori di incidenza, soprattutto in campo ambientale”. Con l’ok al testo, sottolinea Castellone, saranno “in rete i dati di tutti i registri regionali e dei sistemi di sorveglianza, così da incrementare al massimo le attività di monitoraggio e di prevenzione dei tumori su tutto il territorio italiano. Istituiremo una rete che avrà funzioni di coordinamento nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura dei tumori. E grazie alla quale sarà possibile indirizzare la programmazione sanitaria attraverso un’attenta verifica della qualità delle terapie e, nel complesso, dell’assistenza sanitaria”.