Assumere i neo laureati in medicina per sopperire alla carenza dei medici, di cui ne mancheranno, di qui a 5 anni, almeno 12.000. Questa una delle proposte contenute nel decalogo per il rilancio del nostro sistema sanitario nazionale che verranno presentate nel corso della Convention della Federazione di ASL e ospedali (Fiaso) che si è aperto oggi a Roma. I neo laureati, si apprende, si occuperebbero di casi meno complessi con il tutoraggio di medici esperti. Per far fronte alla sfida dello sviluppo del capitale umano occorrono risposte tempestive alle emergenza medici. Da qui a 5 anni, calcola Fiaso, ne mancheranno circa 12.000 anche qualora si tornasse ad assumere, perché dalle scuole di specializzazione escono meno professionisti di quelli che di anno in anno si pensionano. Per questo, Fiaso propone di inserire fuori dai ranghi della dirigenza, i medici neolaureati da formare negli ospedali di più alta specialità, affidandoli al contempo a funzioni assistenziali meno complesse e sotto il tutoraggio di medici più esperti.
Contro carenza medici spazio ai neolaureati, la proposta degli ospedali
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