Ridurre l’esposizione dei cittadini europei alle sostanze chimiche con proprietà nocive per il sistema ormonale (interferenti endocrini), accelerare studi e ricerche in questo ambito, promuovere il dialogo con imprese e società civile con un forum annuale. Sono le proposte principali della Commissione europea sul futuro delle politiche Ue sugli interferenti endocrini. L’Esecutivo lancerà anche una verifica sulla legislazione esistente, comprensiva di una consultazione pubblica, per appurarne l’efficacia nel proteggere ambiente e salute dei cittadini. L’Ue ha di recente stabilito criteri per individuare le sostanze con proprietà di interferenti endocrini tra i pesticidi e i biocidi, vietato l’impiego di sostanze come il bisfenolo A nei biberon, sottoposto a restrizioni altre sostanze come gli ftalati e come alcuni agenti utilizzati nei prodotti cosmetici.
Consumatori, Ue agisca su sostanze nocive
La strategia della Commissione Ue sugli interferenti endocrini è “una vera opportunità per affrontare il problema di petto”, in quanto intervenire “è urgente”. E’ quanto dichiara Monique Goyens dell’associazione europea dei consumatori Beuc. “Le lacune nella legislazione europea sui cosmetici e sui giocattoli sono evidenti – prosegue Goyens – mentre per molti gruppi di prodotti come i prodotti tessili o i prodotti per l’igiene non esistono regole sui perturbatori endocrini”. Per questo, conclude Goyens, “ci aspettiamo che questa strategia, pur annunciando il lavoro negli anni a venire, garantisca che le lacune nella legislazione europea sugli interferenti endocrini siano colmate”.