Poche cose possono deliziare un adulto più facilmente della risata di un bambino. Eppure, il modo di ridere dei piccoli, come dimostra un nuovo studio, differisce dalle risate degli adulti per un aspetto cruciale: i bimbi ridono mentre espirano e inspirano, in un modo che è molto simile ai primati non umani, gli scimpanzé. Lo evidenzia una ricerca svolta da Disa Sauter, psicologa e professore associato presso l’Università di Amsterdam, presentata al 176/o meeting della della Acoustical Society of America.
Il team di ricerca ha studiato clip di risate tratte da 44 neonati e bambini tra i 3 e i 18 mesi di età. Le registrazioni sono state prese da video online in cui i bambini sono stati coinvolti in interazioni giocose e sono state poi analizzate da 102 ascoltatori, reclutati da studenti di psicologia, che hanno valutato fino a che punto le risate in ogni clip sono state prodotte durante l’espirazione rispetto all’inspirazione.
Dall’analisi delle registrazioni è emerso che bambini più piccoli tipicamente ridevano sia durante l’inalazione che durante l’espirazione, così come gli scimpanzé.
Nei bambini più grandi presi in esame, tuttavia, la risata è stata principalmente prodotta solo durante l’espirazione, come nel caso di quelli più grandi e degli adulti. “Questi ultimi a volte ridono durante l’inspirazione, ma la proporzione è nettamente diversa da quella delle risate dei bambini e degli scimpanzé: i nostri risultati finora suggeriscono che si tratta di un cambiamento graduale, piuttosto che improvviso”, evidenzia Sauter, che sottolinea che la transizione non sembra essere collegata a particolari traguardi di sviluppo. Gli autori della ricerca rilevano però che questi risultati sono basati sui giudizi degli ascoltatori non esperti. “Attualmente – conclude Sauter – stiamo confrontando i risultati con i giudizi di esperti di fonetica, che stanno facendo annotazioni dettagliate delle risate”.(ANSA).
Il sorriso dei bambini? È come quello degli scimpanzé
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