«L’idea del presidente Tajani, maturata in questi due anni di guida del Parlamento Europeo, è quella di riformare l’Europa per dare più potere ai singoli Stati membri e più forza al Parlamento perché un conto è raccontarsi le cose che non vanno altro è trovare soluzioni».
Il senatore Marco Siclari è intervenuto così ad Helsinki, dove ha partecipato insieme ai 12 colleghi parlamentari delegati da Forza Italia, all’importante Congresso del Partito Popolare Europeo, si è concentrato sul ruolo fondamentale del Sud per il rilancio dell’intero paese in Europa.
«Da un punto di vista geopolitico se l’Europa può fare a meno del Regno Unito, io da Italiano e cittadino europeo dico che l’Europa non può fare a meno dell’Italia così come affermato anche da Lopez, segretario del PPE. Ma è anche vero che l’Europa ha bisogno di un’Italia forte e perché l’Italia sia forte ha bisogno di essere messa in condizione di sviluppare il potenziale inespresso del Paese che è rappresentato dal Sud. Dal rilancio del Sud d’Europa, Sud Italia, Grecia, Sud della Francia, Sud della Spagna e Croazia, insomma dal rilancio di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo può e deve partire il rilancio dell’Europa. Un nuovo grande Piano Marshall come auspicato da Tajani e da Berlusconi, magari, decennale, potremmo chiamarlo Piano 20-30 (2020-2030) che, per un verso, aiuti l’Africa, disciplinando i flussi migratori e liberando il continente dalla guerra, dalle malattie e dalla povertà e, pera altro verso, sia volano di sviluppo per il Sud Europa. L’Europa deve diventare più forte nello scenario geopolitico mondiale, avere una politica estera, di difesa e migratoria comune per non perdere le sfide del nuovo millennio ed arretrare di fronte alla competizione internazionale. Avere un’Europa che ha mantenuto e mantiene la pace, che ha permesso e permette la libera circolazione delle persone e della merci, che ha garantito e garantisce ai giovani la possibilità di ampliare le proprie conoscenze attraverso il progetto Erasmus, che è una grande potenza che si confronta con gli USA, con la Russia e con la Cina, avere un’Europa così è una conquista fondamentale di ogni stato membro. Ridiscutere l’Europa sarebbe un suicidio politico per ogni Paese. Dobbiamo individuare le persone che meglio possono rappresentare ciascun paese membro all’interno delle istituzioni europee. Il Presidente Antonio Tajani si è sempre battuto contro l’eurocrazia: è da lì che si deve partire! Dalla eccessiva burocratizzazione che rende “eterni” i tempi decisionali e lunghissima l’attuazione delle decisione.
Non è tempo di slogan e di annunci, è il momento di ascoltare e seguire chi ha toccato con mano le problematiche dell’Europa e con spirito costruttivo propone soluzioni che diano forza all’Italia, all’Europa e quindi alle future generazioni. Auspico quanto sostenuto più volte dal presidente Tajani, che si possa realizzare il fondo da destinare al Sud che raccoglie tutte le risorse necessarie a realizzare le infrastrutture che mancano per renderlo competitivo e per far crescere il Meridione in termini di occupazione e lavoro. Viva l’Europa, viva l’Italia, viva il Sud!», ha concluso il senatore Siclari.
SICLARI AD HELSINKI TRA I DELEGATI ALCONGRESSO DEL PPE:« L’EUROPA FORTE PARTE DAL SUD»
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