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L’Assessore De Luca su dichiarazioni consigliere Sorgiovanni per il PSC: un lavoro di “copia e incolla”

Redazione

Non più di due giorni fa ho dovuto leggere, diffusamente distribuito a testate giornalistiche, un lungo comunicato a firma del consigliere comunale ingegnere Ilario Sorgiovanni.

Era riferito ai lavori, attualmente in corso, della conferenza di pianificazione per l’adozione e l’approvazione del piano strutturale comunale (PSC).

Ho impiegato questi giorni nel tentativo di comprendere il ruolo nel quale l’ingegner Sorgiovanni ha predisposto e diffuso quella nota.

E, contestualmente, ho cercato di intendere la finalità a cui quel documento era destinato.

Entrambi gli sforzi sono, a mio avviso, resi necessari dall’equivoca ispirazione

che sembra pervadere le parole del consigliere d’opposizione

La estrema precisione dei rilievi tecnici contenuti nell’analisi, infatti, stride radicalmente con gli slogan politici con i quali il documento si apre.

Denunciando criticità procedurali e difetto di visione strategica.

Tutto è stato subito più chiaro quando gli uffici comunali mi hanno consegnato un altro documento; che contiene le osservazioni redatte dalla commissione istituita dall’ordine professionale degli ingegneri, proprio per partecipare e concorrere ai lavori della conferenza di pianificazione.

Analizzando questo secondo documento, ho constatato che il consigliere Sorgiovanni ha compiuto un’esecrabile atto di emulazione, anzi e peggio un vero e proprio lavoro di “copia e incolla”.

Ha, quindi, utilizzato (letteralmente) le considerazioni tecniche fatte dal suo ordine professionale di appartenenza, per svolgere una mera è ingiustificata azione di contrasto politico al PSC.

Prima di trarre questa conclusione, però, ho ritenuto indispensabile un confronto informale con l’ordine degli ingegneri.

Poiché il ruolo di questo nel procedimento di adozione è approvazione del PSG è importantissimo. Mi sono dovuto accertare, infatti, che Ilario Sorgiovanni non agisse e soprattutto non scrivesse in qualità di delegato di quell’ordine professionale.

Trovando la conferma che così non è. Ed allora ci troviamo di fronte ad un caso davvero imbarazzante di cortocircuito etico, politico e professionale.

L’ordine degli ingegneri, infatti, partecipa a pieno titolo al procedimento di cui la conferenza di pianificazione fa parte. Pertanto le osservazioni, anche critiche, che quel soggetto elabora nella procedura hanno una finalità ed un ruolo assolutamente costruttivo.

È questo, infatti, lo scopo dei tavoli tematici che abbiamo voluto inserire nel processo.

La suddivisione dei momenti di incontro e dei lavori della conferenza per aree tematiche è stata decisa, approvata e condivisa unanimemente da tutti soggetti che hanno preso parte alla prima riunione della conferenza.

Non si comprende, dunque, a quali criticità Ilario Sorgiovanni alluda quando parla del procedimento.

Il fatto che il consigliere di opposizione si sia appropriato letteralmente delle tesi che l’ordine degli ingegneri ha messo a fondamento di un percorso costruttivo, diretto a proporre, indicare ed eventualmente approvare integrazioni e completamenti, è davvero grave.

Ilario Sorgiovanni offre una rappresentazione del suo modo di interpretare la politica – ed in particolare l’opposizione nel consiglio comunale – totalmente ed esclusivamente distruttivo. Privo di qualsiasi intento e vocazione.

Mancante di una ispirazione essenziale al bene comune e agli interessi della collettività.

A questo, però, ci eravamo ormai abituati.

La sola novità in questo caso è rappresentata dalla disinvoltura con la quale ha ritenuto di venir meno anche ai principi essenziali dell’appartenenza professionale.

Non spetta, però, a me sottolineare questo aspetto.

Mi limito ad invitare Ilario Sorgiovanni a generare autonomamente idee e considerazioni personali. Ad esporle in modo propositivo. A condurci, infine e se ne sarà capace, a condividere le sue proposte. Il percorso di adozione del PSC e ben lontano dall’essere compiuto e tantomeno è già determinato. Attende, al contrario, ogni contributo.

Proprio per questo, non c’è spazio per il metodo greve del “processo alle intenzioni”.

Che per anni ha condannato Crotone alla stagnazione e all’immobilità.

Questo atteggiamento, questa mentalità limitata, questa azione malfidata hanno stancato me personalmente e, lo spero, tutti i crotonesi.

La mia amministrazione ha scelto diversamente.

Di agire anziché fare polemica. Di affrontare i problemi, anziché enunciarli lamentosamente. Di fare le cose che non sono state ancora fatte.

Il PSC è una di queste.

Aspetto, quindi, fiducioso il contributo di Ilario Sorgiovanni al percorso comune.

Pazientemente.

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