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“RASSEGNA L’ALTRO TEATRO” 2018/2019 L’ESORDIO DELLA RASSEGNA CO N 4 DONNE E UNA CANAGLIA

Redazione

L’appuntamento con la stagione di prosa è sempre molto atteso dai Cosentini. Un pubblico attento, che negli anni ha seguito con curiosità trasformazioni e sperimentazioni, confermando però la propensione verso i cartelloni più tradizionali – queste le parole dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, MariaFrancesca Corigliano – La rassegna “L’Altro Teatro” ha il pregio di offrire al pubblico una grande varietà di spettacoli in cui agli autori classici e contemporanei, si alternano tradizione e innovazione, si incontrano celebrità e talenti locali. Perché il teatro è vita e della vita porta in scena la complessità nel dispiegarsi della dialettica Uomo-Mondo. Il Teatro è pensiero. E’ conoscenza, psicologia, antropologia, letteratura. Il Teatro è leggerezza. E’ musica, danza, satira, comicità. Sono certa che una stagione così varia qualitativamente e così ricca, quantitativamente, incontrerà il gradimento degli spettatori più appassionati, ma saprà anche avvicinare allo storico teatro Alfonso Rendano un nuovo e numeroso pubblico. E sono contenta che tutto ciò sarà reso possibile grazie alla scelta della Regione Calabria di investire in Cultura ingenti risorse di fondi PAC 2014/2020. La rassegna che va in scena al Rendano, infatti, è finanziata dalla Regione Calabria in virtù di un bando pubblico nell’ambito del Piano di Azione e Coesione. Sono 330.000 euro messi a disposizione per questa manifestazione nel triennio 2017-2019. La logica del cofinanziamento triennale voluta dal Presidente Mario Oliverio per le attività culturali più meritevoli, permette agli operatori di poter conoscere con anni di anticipo le possibilità di cofinanziamento per rassegne, spettacoli, mostre, grandi appuntamenti che qualificano l’offerta culturale complessiva in Calabria – e conclude – In questo modo i festival storicizzati che da anni si compiono nella nostra regione hanno trovato risorse certe e in tempi adeguati, facilitando il lavoro di chi opera in cultura, del vasto mondo dell’associazionismo, degli enti locali che devono affrontare ristrettezze di bilancio, a vantaggio dei cittadini che possono fruire di occasioni culturali importanti e disseminate sull’intero territorio regionale”.

Domani, alle ore 20.30, si alza il sipario sulla “Rassegna L’AltroTeatro” sul palco dello storico Teatro A. Rendano. L’esordio affidato alla commedia brillante “4 donne e una canaglia” con Marisa Laurito, Corine Clery, Barbara Bouchet e Gianfranco D’angelo.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

4 donne e una canaglia” è una divertente commedia degli equivoci scritta da Pierre Chesnot. Davvero straordinarie e talentuose le donne orbitanti attorno a questo classico “maschio crudele” (La Canaglia) che in maniera impenitente alterna la propria vita da una donna ad un’altra con cadenza decennale, fino a collezionare un’ex-moglie, una moglie, un’ex-amante ed una amante molto giovane. Fin qui tutto sembra sotto il suo controllo sapiente e magistrale. Ma un nuovo impensabile e irrealizzabile progetto della canaglia scombina questo apparente perfetto menage. La canaglia sembra spacciata, ma nell’imprevedibile finale dimostra tutta la sua coerenza. Ogni interprete si muove con grande maestria e leggerezza, coinvolgendo il pubblico in un susseguirsi irrefrenabile di ilarità, coinvolti da un succedersi di irresistibili malintesi e gustose battute, mai volgari, ma capaci di incollarti alla poltrona per tutta la durata dello spettacolo, senza osservare mai l’orologio. Cinico, dissacrante mette in evidenza il rapporto quasi mai risolto tra uomo e donna e del quale non possiamo farne a meno.

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