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Sono stati dichiarati ammissibili due degli emendamenti “spazzacorrotti” che il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, ha proposto al ddl anticorruzione in discussione a Montecitorio. Uno dei due emendamenti punta a punire la intestazione fittizia di beni o società da parte di pubblici amministratori che tramite società di loro proprietà, ma intestate a prestanome, si accaparrano appalti pubblici. Il secondo emendamento mira a riportare a tre anni, anziché gli attuali quattro, il periodo di legittimazione per avanzare domanda di trasferimento da parte dei magistrati. In tal modo si creerebbe un incentivo per i magistrati a fare domande in sedi poco ambite, come quelle degli uffici giudiziari del Sud Italia, tenuto conto del fatto che il periodo di permanenza sarebbe più limitato temporalmente. “L’auspicio – commenta l’on. Wanda Ferro – è che si possa trovare una condivisione di queste proposte di modifica al ddl da parte della maggioranza, sia per rafforzare la parte normativa in uno dei più delicati ambiti dei fenomeni corruttivi, sia per fronteggiare le carenze di organico negli uffici giudiziari del Sud rendendo meno difficoltosa la scelta della sede di servizio da parte dei magistrati”.