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Cervicati e San Marco Angentano verso la fusione

Redazione
I comuni di Cervicati e di San Marco Argentano hanno avviato un progetto di fusione che potrebbe concretizzarsi entro poche settimane. Il consiglio comunale di San Marco Argentano ha già deliberato a favore, mentre è di prossima convocazione quello di Cervicati. La data del referendum consultivo sarà fissata dalla Regione Calabria, a valle delle delibere dei due consigli comunali.
Si tratta della terza recente fusione in Calabria dopo l’istituzione di Casali del Manco e di Corigliano Rossano. E’ una fusione che vale più di 1,6 milioni di Euro all’anno. E’ questo, infatti, l’ammontare del bonus che lo stato italiano trasferirà all’ente che risulterà dalla fusione tra Cervicati e San Marco Argentano. Un bonus che sarà erogato per periodo di 10 anni, mobilitando, quindi, un volume addizionale di risorse superiore a 16 milioni di euro.
Di questo e dell’impatto sulla struttura delle entrate e delle spese del nuovo ente si è parlato in un incontro divulgativo che si è tenuto giovedì 22 Novembre presso la sala consiliare del comune di Cervicati.
Alcune preliminari valutazioni sul valore economico-finanziario della fusione sono state sintetizzate in una breve nota di OpenCalabria.

Qualche dettaglio. In base ai dati del triennio 2013-2015, Cervicati ricade nella fascia di comuni ad elevata spesa pro-capite, a causa della sua ridotta dimensione che impedisce recuperi di efficienza nella gestione dei servizi ai cittadini.  In caso di fusione, si potrebbe osservare una riduzione delle spese procapite per gli abitanti di Cervicati, mentre la struttura delle spese procapite del nuovo comune, non dovrebbe discostarsi, in modo significativo e a regime,  da quella di San Marco Argentano (la fascia di dimensione rimane inalterata).  Dal lato della struttura delle entrate, non si dovrebbero osservare sostanziali variazioni con le attuali configurazioni, poiché l’incidenza dei principali tributi locali (IMU, TASI, TARI, Addizionale IRPEF) è sostanzialmente analoga nei due comuni. Significativi sono i dati sulla raccolta differenziata. Entrambi i comuni raggiungono elevate percentuali di raccolta differenziata (nel 2017 73,84% a Cervicati e 77,4% a San Marco Angentano) e, quindi, le due comunità godono già della tariffa regionale più bassa per il conferimento dei rifiuti in discarica. Ciò significa che, a parità di altre condizioni, non dovrebbero registrarsi variazioni nella tariffa TARI post-fusione.

Il bonus fusione. Dall’elaborazione dei dati relativi al contributo di solidarietà comunale e ad altri trasferimenti erariali ottenuti nel 2010 da Cervicati e da San Marco Argentano risulta che il nuovo comune otterrebbe un incentivo per la fusione pari a più di 1,6 milioni di euro all’anno. Questo bonus annuale verrebbe trasferito al nuovo comune per una durata di 10 anni a partire dalla sua istituzione e si aggiungerebbe ai trasferimenti statali ordinari determinando un incremento annuo del 93% dei trasferimenti erogati ai due comuni nel 2018, ossia prima della fusione.

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