Sette agenti, appartenenti ai servizi segreti egiziani, finiranno nel registro degli indagati nell’ambito dell’indagine delle Procura di Roma sulla morte di Giulio Regeni. Nei loro confronti i pm contestano il reato di sequestro di persona.
“Con grande rammarico annuncio ufficialmente che la Camera dei deputati sospenderà ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano, fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo”. Lo ha annunciato il presidente della Camera, Roberto Fico, al Tg1.
“Sul caso Regeni credo che il governo, con tutti i suoi esponenti e il Parlamento – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – con tutti i suoi esponenti di maggioranza e opposizione, stiano facendo il massimo. Poi purtroppo governiamo in Italia e non in Egitto”.
Farnesina, richiameremo l’Egitto al suo impegno – “La ricerca della verità sulla barbara uccisione di Giulio Regeni resta prioritaria nel quadro dei rapporti dell’Italia con l’Egitto, nella consapevolezza della forte richiesta di giustizia che proviene da familiari, istituzioni e italiani”. Lo afferma il ministro degli Esteri Enzo Moavero. La Farnesina, riferisce una nota, farà i passi necessari per richiamare le Autorità egiziane a rinnovare con determinazione l’impegno, più volte espresso, anche al massimo livello, di raggiungere risultati concreti e significativi.