La strage di via Fani è l’unico momento, insieme al tragico epilogo 55 giorni dopo, in cui i brigatisti lasciano tracce materiali. Bossoli, proiettili, caricatori, sangue e cadaveri. Una videoinchiesta della durata di 1 ora e 21 minuti si occupa esclusivamente dei 90 secondi della sparatoria di via Fani del 16 marzo 1978 in cui morirono cinque uomini della scorta di Aldo Moro e fu rapito il presidente della Dc. Venerdì 7 dicembre alle ore 17 a Roma in viale Regina Margherita 1 presentazione della video inchiesta di Gianluca Cicinelli “Coperti a destra”.
“La scelta metodologica della videoinchiesta è di ripercorrere in maniera scientifica e senza le dichiarazioni contraddittorie di testimoni e brigatisti la dinamica della strage, dimostrando che quella comunemente ritenuta ‘la verità dicibile’ sul 16 marzo non è affatto dimostrata dalle perizie ufficiali, come ammette nelle carte desecretate dalla Commissione Moro 2 uno dei periti stessi”, spiega l’autore.
Il titolo “Coperti a destra” si riferisce al lato destro di via Fani. “Da sempre – precisa Cicinelli – la più grande preoccupazione dei brigatisti e delle perizie ufficiali è stata quella di smentire che qualcuno abbia sparato dal lato destro, altrimenti cadrebbe la versione ufficiale della strage. La videoinchiesta dimostra invece senza timore di smentita che si è sparato da destra. Ma questa non è l’unica novità presente. Si dimostra, grazie alle prove di sparo effettuate in un poligono, che anche a sinistra c’era un killer in più rispetto alla versione ufficiale”.(ANSA).
Moro: ‘Coperti a destra’, videoinchiesta
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