“Il parere positivo espresso dal Ministero dell’Ambiente per trasferire i mezzi pesanti da Villa San Giovanni al porto di Reggio Calabria è una notizia che se da un lato suscita inevitabili preoccupazioni per i danni ambientali che quest’operazione potrà determinare alla città di Reggio Calabria, dall’altro lato cagiona pure ulteriori timori perché comprometterebbe seriamente le prospettive di sviluppo turistico e commerciale del porto e dell’intera area adiacente”.
E’ quanto affermano il Consigliere Comunale di Forza Italia, Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti, esponente politico del medesimo partito. “L’aspetto di questa vicenda che lascia ancora più sgomenti e basiti – continuano D’Ascoli e Pizzimenti – è rappresentato dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Sindaco Falcomatà. “Si tratta – ha dichiarato il Sindaco Falcomatà – di un progetto insensato, oltre che altamente dannoso, di fronte al quale ci opporremo con assoluta fermezza”. “A fronte di tutto ciò – ha dichiarato ancora Falcomatà – è deprecabile l’atteggiamento svogliato ed assente dei rappresentanti parlamentari eletti sul nostro territorio, apparentemente piegati anch’essi agli interessi privati ai quali il Governo sembra rispondere”. “ E’ facile, Sig. Sindaco, – dichiarano ancora gli esponenti politici azzurri – puntare il dito contro tutto e tutti e manifestare fermezza attraverso comunicati stampa, quando è da anni che le società private stanno lavorando per trasferire i Tir da Villa San Giovanni alla rada di Pentimele. Di fronte ad operazioni di questa portata non potevano essere sufficienti, come non lo sono stati, i dinieghi formali e amministrativi espressi dall’Amministrazione Comunale, quando l’intera vicenda doveva essere seguita passo passo con più attenzione, vigore ed energia politica. Se in questi cinque anni di consiliatura, Sig. Sindaco, non è riuscito a realizzare nessuna iniziativa destinata ad inserire il porto cittadino dentro circuiti virtuosi di una progettualità destinata a privilegiare l’aspetto commerciale e turistico, non c’è alibi che tenga perché la colpa è solo ed esclusivamente sua. Se le società private, Sig. Sindaco, hanno puntato la loro attenzione progettuale sul porto cittadino, questa è la logica conseguenza dello stato di abbandono e di degrado in cui versa non solo la struttura portuale cittadina, che in questi ultimi anni si è trasformata in deposito di navi oramai in disarmo e ferraglia di varia natura, ma anche tutta l’area adiacente. Questa ampia zona, con la sua vicinanza al mare e una conformazione orografica destinata ad ospitare insediamenti turistici e commerciali, paradossalmente, non è mai stata rivalutata dall’Amministrazione comunale. Infatti, qualora questa operazione dovesse realmente concretizzarsi, l’intera zona vedrebbe pesantemente compromessi non solo le sue potenzialità di sviluppo turistico, ma assumerebbe una conformazione urbanistica che snaturerebbe l’intera area e congestionerebbe ulteriormente il traffico e la mobilità dell’intera città. Se lei, Sig. Sindaco, fosse riuscito, in quasi cinque anni di Consiliatura, ad individuare ed affermare una progettualità in grado di sviluppare la vocazione turistica e commerciale della città, del suo porto e fosse riuscito a rivalutare l’intera area, compresi gli ampi spazi dell’ex fiera attraverso investimenti ed iniziative di spessore, sarebbe stato difficile per le società private concentrare la loro attenzione progettuale sul porto della città di Reggio Calabria e anche il Ministero dell’Ambiente sarebbe stato molto più cauto e attento nel rilasciare autorizzazioni.
Oggi, Sig. Sindaco, non è solo il porto a trovarsi in una condizione di totale abbandono, ma è l’intera città che si trova in condizioni di evidente affanno. La sua inerzia politica, associata ad arroganza e supponenza, ha invece portato la città indietro nel tempo. Eppure, di fronte a questo sconcerto, trova l’ardire e l’ardore di pensare a ricandidarsi alla guida della città alle prossime elezioni amministrative chiedendo ai reggini un nuovo consenso elettorale. Prendiamo atto, Sig. Sindaco, che non ha uno staff di collaboratori in grado di rappresentarle la verità vera delle cose, ma è possibile, ci chiediamo, che anche all’interno del suo partito non c’è nessuno in grado di suggerirle che sarebbe più opportuno che lei puntasse i piedi e magari si dedicasse all’attività forense? In cinque anni di attività politica alla guida della città ha gestito il nulla e adesso, di fronte al parere positivo espresso dal Ministero dell’ambiente a spostare i Tir al porto di Reggio Calabria, fa la voce grossa e utilizza toni aggressivi con l’obiettivo di rimediare ad un’operazione che, nel corso di questi anni, non è stato in grado di fronteggiare. Invece di arrampicarsi sugli specchi, dimostrando, ancora una volta, la sua incapacità ad amministrare una città, sicuramente difficile da gestire già di suo, provi a scendere da questa cattedra, si abbandoni ad una profonda e attenta riflessione politica e vedrà che il buon senso, come un oracolo, riuscirà a consigliargli di mettersi da parte e rassegnare le dimissioni. Vedrà, Sig. Sindaco, che se farà questa scelta, la città saprà sicuramente apprezzare questo suo gesto”, concludono Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti.