Home » Preoccupazione per le conseguenze dell’applicazione del Decreto Sicurezza. Chiesto alla Prefettura un tavolo di coordinamento

Preoccupazione per le conseguenze dell’applicazione del Decreto Sicurezza. Chiesto alla Prefettura un tavolo di coordinamento

Redazione

C’è molta preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivare in termini di impatto sul territorio e sulla cittadinanza dall’applicazione del Decreto Sicurezza

A tale scopo, questa mattina, si è tenuta nella Sala Giunta del Comune di Crotone una riunione alla quale con l’assessore alle Politiche Sociali Alessia Romano e la Consigliera Regionale Flora Sculco hanno partecipato i rappresentanti degli Enti del Terzo Settore

Nei giorni scorsi, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto, ventiquattro migranti, fra i quali donne, minori e bambini dal Centro di Accoglienza S. Anna sono stati riversati in città.

Le prime risposte all’emergenza creatasi sono state date dagli Enti del Terzo Settore.

Tuttavia allo stato non si conoscono i dati relativi alle persone che saranno successivamente in uscita dal Centro di Prima Accoglienza di Isola Capo Rizzuto che è uno dei più grandi d’Europa.

A questo si aggiunge la presenza di altri senza tetto che stanziano nei pressi della stazione ferroviaria.

Non essendo in grado di prevedere quali possano essere gli sviluppi dell’applicazione del Decreto si è fortemente preoccupati di quali possano essere le conseguenze sul territorio con la presenza massiccia di senza tetto e delle situazioni che si potranno verificare.

L’intera comunità è fortemente allarmata.

L’amministrazione intende tutelare e salvaguardare la sicurezza della propria comunità evitando ogni disagio possibile nel rispetto della dignità della persona che resta preminente.

A tale riguardo l’assessore Romano ha inviato una nota al Prefetto per avere un quadro conoscitivo della situazione attuale e della relativa evoluzione.

Allo stesso tempo ha chiesto di convocare un tavolo di coordinamento che preveda la presenza dell’Amministrazione Comunale, oltre che degli Enti del terzo settore, della Regione e dell’Ente gestore del C.A.R.A. 

 

Articoli correlati