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MARIO GALEA (PD) LA GRAVITA’ DEL DECRETO SALVINI

Redazione

La gravità del Decreto Sicurezza, voluto da Salvini e, seppur con qualche mal di pancia, votato anche dal M5S, sarà sicuramente compresa, quando fra un po’ di tempo si toccheranno con mano i suoi devastanti effetti. Solo allora si capirà che si  tratta di un grande e perfido inganno e che esso serve innanzitutto al Capo leghista, per accaparrare consenso a larghe mani, distogliendo così l’attenzione della gente dai veri e reali problemi, come la corruzione, le mafie, l’evasione fiscale, la disoccupazione giovanile, i diritti negati, la crescita economica azzerata, la mancanza di investimenti e innovazione, per deviarla tutta sulla questione migranti; il che è stata giustamente definito un’abile operazione di distrazione di massa.

In futuro altresì si vedrà quanta insicurezza scaturirà dal cosiddetto Decreto sicurezza, dal momento che, smantellati i centri di accoglienza, compreso quello del Care di Isola Capo Rizzuto, uno dei più grandi d’Europa, verrà meno ogni misura di protezione e di sostegno nei confronti dei poveri e disgraziati migranti, i quali si vedranno costretti a vagare di continuo per le strade dei nostri Centri urbani. E ciò non farà che accrescere le manifestazioni di ostilità e di razzismo da parte dei residenti nei loro confronti.

Sarà così ulteriormente compromesso il rispetto della dignità umana di coloro che sono già visti e giudicati diversi solo perché più deboli e privi di alcun aiuto. Allo stesso modo troverà conferma quell’orribile equazione, in forza della quale migrazione equivarrà automaticamente a terrorismo, delinquenza e violenza, così che si accresceranno sempre più i consensi dei partiti politici che puntano tutto sulla paura.

Da Presidente Provinciale e consigliere comunale di una forza politica autenticamente democratica come il PD e di fronte, da un lato, al palese e stridente contrasto tra il proclamarsi cristiani e l’accettazione di un Decreto che nega di fatto il senso cristiano del vivere e del concepire il prossimo e di fronte, dall’altro, al silenzio compromettente dei parlamentari pentastellati del nostro territorio, sento il dovere morale, ancor prima che politico, di chiedere pubblicamente al Sindaco Pugliese di voler convocare un’apposita riunione del Consiglio comunale, per discutere il Decreto di cui sopra e per riaffermare così gli irrinunciabili principi di carattere civile ed umanitario in cui si riconosce a larga maggioranza la nostra Comunità.

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