Sottoscritto in Prefettura, alla presenza del Sig. Prefetto, il protocollo di legalità tra le parti sociali e gli uffici competenti per il contrasto al caporalato e lo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura.
Presenti i rappresentanti di Ispettorato Territoriale del Lavoro, INPS, INAIL, A.S.P., Confagricoltura, FLAI- CGIL, e FAI-CISL. Erano assenti i rappresentanti della COLDIRETTI e della UILA-UIL, che hanno comunque aderito al protocollo, condividendone lo spirito e le finalità.
Tutti gli attori, istituzionali e non, hanno condiviso la necessità di innalzare il livello di prevenzione del contrasto al caporalato e al lavoro sommerso e irregolare, fenomeno che sebbene non presenti dimensioni particolarmente preoccupanti in questa provincia, è meritevole comunque di riflessione, soprattutto in un’ottica di prevenzione.
Pertanto, al di là dell’indiscutibile e fondamentale ruolo repressivo svolto dalle Forze di Polizia, è opportuno promuovere il confronto fra gli uffici ispettivi, i sindacati e le associazioni di categoria per auspicare anche un diverso approccio culturale al fenomeno, che responsabilizzi da un lato i titolari delle attività produttive e, dall’altro, gli stessi lavoratori per l’acquisizione di consapevolezza di diritti e gestione delle risorse.
Il coordinamento ed il monitoraggio dell’attuazione del protocollo sarà effettuato dalla Prefettura con cadenza semestrale, anche mediante incontri specifici con i sindacati, le organizzazioni professionali agricole e gli organismi ispettivi, anche al fine di apportare le eventuali modifiche ed integrazioni per renderlo uno strumento sempre più efficace ed attuale.