Appare davvero sconcertante e preoccupante il fatto che il ministro Danilo Toninelli, in visita oggi nel nostro territorio, abbia inteso non incontrare le Organizzazioni sindacali, una decisione in contro tendenza rispetto a chi si pone come “partito del popolo”». Lo scrivono in una nota Raffaele Mammoliti – segretario generale area vasta Cgil, Francesco Mingrone – segretario generale Ust-Cisl Magna Grecia e Fabio Tomaino – segretario generale Uil Crotone. «Eppure – commentano –, la sua collega e compagna di banco, Barbara lezzi, alla quale qualche giorno fa abbiamo lanciato l’accorato allarme isolamento, è sembrata, non solo interessata alle difficoltà della nostra provincia, ma anche pronta a sostenere una crescita infrastrutturale. Perché mai questa discontinuità tra due dicasteri, mezzogiorno e infrastrutture, che per vocazione dovrebbero ragionare assieme e, perché no, convogliare a nozze assumendo il sacrosanto impegno dello sviluppo del Sud? Perché il ministro alle Infrastrutture rinuncia all’opportunità di confronto con le parti sociali e quindi alla possibilità di comprendere meglio i nostri fabbisogni, mentre il vicepremier Di Maio, in diverse iniziative del sindacato confederale continua a sottolineare l’importanza del dialogo e della concertazione? Non sappiamo se si tratta di confusione politica, inesperienza o sindrome da “crazy horse”, ma in ogni caso ci preoccupa la superficialità con cui si affrontano tematiche che, per la nostra terra, possono davvero rappresentare un volano di sviluppo e crescita. Siamo sconfortati dall’atteggiamento di Toninelli, perché, forse, ci aspettavamo quell’attenzione “a cinque stelle” che attendiamo da decenni, ma non siamo certo stanchi di lottare e di rivendicare un territorio più sicuro, dove sono proprio le infrastrutture a mettere a repentaglio le nostre vite. “Non siamo contro nessuno, ma siamo per qualcosa”, concludono i tre segretari generali».
Sindacati: Toninelli non incontra le parti sociali
62