Manca ancora il voto dell’Aula, previsto per Mercoledì prossimo, ma il risultato può considerarsi acquisito: il contributo annuale che la Regione è chiamata a corrispondere al Comune di Cassano Ionio per garantire la manutenzione del canale Stombi passerà da 30.000 a 50.000 euro.
È il risultato di un emendamento – primo firmatario Gianluca Gallo; cofirmatari Claudio Parente, Fausto Orsomarso, Giuseppe Pedà, Domenico Tallini – che il centrodestra ha presentato nei giorni scorsi in Commissione Bilancio. Nella fase di esame e discussione del bilancio di previsione 2019-2021, spiega Gallo, «i gruppi consiliari di centrodestra, tenendo fede ad un impegno assunto nel corso dell’incontro pubblico svoltosi ai Laghi di Sibari a fine Agosto, hanno formalizzato la richiesta di incrementare il fondo annuale messo a disposizione del Municipio cassanese per assicurare la navigabilità del canale», secondo quanto previsto dalla legge regionale Gallo-Bevacqua, intervenuta per riconoscere la natura giuridica di canale navigabile dello Stombi ed assicurarne la costante manutenzione. Le ristrettezze di bilancio avevano portato la Regione, in sede di approvazione della norma, a circoscrivere a 30.000 euro la somma annua da investire. Da qui la mobilitazione del centrodestra e, da ultimo, l’emendamento dei gruppi di Cdl, Fi e FdI-Misto. «Abbiamo chiesto che lo stanziamento fosse portato a 100.000 euro – sottolinea Gallo – ma la maggioranza, pur aprendo al confronto sulla nostra proposta, non ha ritenuto di accoglierla integralmente. Al termine del confronto, è maturata un’intesa che ha consentito comunque di elevare a 50.000 l’importo del contributo annuo regionale. Un altro passo avanti, per un risultato che ci soddisfa, anche se solo in parte, e che per questo proveremo a migliorare anche in Aula e nei mesi a venire». Intanto, però, osserva il capogruppo della Cdl, «dopo la legge regionale sulla navigabilità del canale, c’è un altro dato ufficialeche certifica l’impegno del centrodestra in favore del porto turistico sibarita, da mesi ed ancora oggi isolato dal mare aperto per l’insabbiamento dello Stombi, in coda ad anni di incertezze e confusione legislativa, tecnica ed operativa. Faticosamente, ci stiamo adoperando perché Regione, Comune e associazione “Laghi di Sibari”, e con loro tutti i soggetti protagonisti della vicenda, definiscano le modalità di azione ed intervento, potendo contare su strumenti giuridici e finanziari certi, come di recente è avvenuto anche con la concessione della seconda tranche dei finanziamenti occorrenti per il completamento dell’acquisto della benna dragante. Andremo avanti su questa strada, per fare in modo che la normalità perduta possa essere presto ripristinata, restituendo a Sibari edai Laghi dignità e futuro».