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Abate (M5S Senato): «La Sibaritide non sarà abbandonata come hanno fatto i Governi precedenti. Nessun passo indietro.

Redazione

Ancora una volta sono costretta a tornare sull’isolamento in cui versa tutta l’area ormai da troppi anni. Trasporto su ruota, gomma e via mare sono deficitari e i cittadini, che hanno dato fiducia a questo Governo, ne soffrono ogni giorno di più perché si sentono abbandonati. In queste settimane, poi, il problema si è acuito a causa del gran numero di viaggiatori che si riversa sulla tratta per la sosta natalizia. I bus, in questo periodo, hanno alzato alle stelle i prezzi sfruttando le esigenze del ritorno dei ragazzi dall’università e degli adulti che tornano dai luoghi dove lavorano tutto l’anno per stare in famiglia per le vacanze di natale, sopportando prevalentemente lunghi viaggi notturni. Per non parlare delle tratte del Frecciargento che non lambiscono nemmeno per sbaglio queste latitudini. Chi si sposta lo fa per esigenze di studio di lavoro o, purtroppo, di salute ed è inconcepibile costringere questi cittadini a non poter scegliere di viaggiare in treno. Ma qui arrivano solo littorine che portano al massimo a Catanzaro e servono a poco o nulla. Non a caso, la scorsa settimana, sono stata prima firmataria di una interrogazione da me promossa e presentata al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sollecitandolo sulla questione Frecciargento Sibaritide-Roma. È la numero 4-01007 co-firmata da altri cinquantaquattro senatori del Movimento 5 Stelle, tanto basti a capire come la questione sia sotto l’attenzione di tutto il gruppo dei colleghi senatori del M5S. Nel testo vengono ribadite le urgenze ormai non più prorogabili e che interessano la Sibaritide. È noto a tutti proprio come noi del Movimento 5 Stelle della Sibaritide abbiamo presentato un progetto, inviato in data 20 ottobre, alla divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia che prevede l’introduzione di un nuovo Frecciargento che colleghi proprio la Sibaritide a Roma. Dalle ultime interlocuzioni con Trenitalia, è emerso come la società dei trasporti abbia recepito la proposta e stia lavorando alla realizzazione di un nuovo collegamento diretto e veloce su treno tra Sibari e Roma che avrebbe come bacino di utenza potenziale circa centomila abitanti (concentrati nei soli comuni di Corigliano Rossano e Cassano Sibari). Considerando, inoltre, tutta l’estensione che va da Cariati a Rocca Imperale, i residenti assommano quasi 200mila. Si tratta, oltretutto, di un’area a forte valenza turistica, che vede le presenze in continua crescita, con delle eccellenze di pregio rappresentate dall’area archeologica di Sibari, dal Castello di Corigliano, dal Codice Purpureo e dal Museo della Liquirizia Amarelli, solo per citarne alcune. Ho chiesto al Ministro Toninelli quali misure intenda adottare affinché venga istituito il servizio Frecciargento Sibari-Roma e la tempistica entro cui possa eventualmente essere avviato il predetto servizio ferroviario.

Un discorso a parte merita il Porto di Corigliano. L’impianto è completamente privo di tutti i servizi: acqua potabile, energia elettrica, allaccio alle fogne e nessuna forma di raccolta rifiuti. Non esistono nemmeno gli appositi contenitori per la raccolta differenziata (plastica) e dei rifiuti speciali (olio esausto). Non ci sono nemmeno cantieri operativi che permettono ai pescatori di tirare a secco le barche.

È necessario fare di più. Invitiamo sin da ora il Ministro Toninelli, quando tornerà in Calabria il prossimo febbraio come lui stesso ha annunciato ieri a margine della sua prima visita nella nostra Regione, affinché venga a vedere in che situazione sono costretti a vivere i cittadini della Sibaritide e con che difficoltà si spostano. Sarebbe il primo segno che darebbe seguito a quegli impegni presi nel corso dell’incontro tenutosi l’8 novembre 2018 con i rappresentanti della Regione Calabria al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in cui furono affrontati i problemi ferroviari, portuali e stradali della Calabria quali il nodo della tratta ferroviaria Frecciargento tra Roma e la Sibaritide, la questione del porto di Gioia Tauro, i lavori della SS 106 Jonica con il collegamento alla Sila e il completamento della Sibari-Sila. Tre su quattro riguardano proprio la Sibaritide. Si parlò dell’istituzione di una serie di tavoli tecnici. Credo sia il momento di avviarli e parlare, risolvere l’isolamento in cui versa tutta l’area.

I cittadini della Sibaritide non possono più attendere e non sono più disposti a fare un passo indietro. Vogliono avere pari dignità come gli altri territori. E io sono con loro. Chiedo la massima attenzione per la Freccia, che a tutt’oggi è già all’analisi di Trenitalia, per la Statale 106 e il Porto di Corigliano. Nessuno deve rimanere indietro.

 

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