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Si è tenuto a Roma l’evento conclusivo dell’AgriAcademy di Ismea, con la tavola rotonda tra docenti, innovatori, giovani imprenditori agricoli e stakeholder, moderata da Federico Quaranta. A premiare i vincitori il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole Alessandra Pesce
Roma, 18 dicembre 2018 – AgriAcademy di ISMEA si conclude con un evento finale a Roma, un’occasione per fare il punto sul ruolo dei giovani e dell’innovazione nel settore primario italiano, alla luce delle sfide globali di sicurezza alimentare e consumo sostenibile delle risorse che l’agricoltura dovrà affrontare da qui ai prossimi anni.
Quello della formazione è un tassello aggiuntivo alla gamma di servizi che ISMEA mette a disposizione dei giovani imprenditori agricoli, come le agevolazioni per l’acquisto dei terreni, i mutui a tasso zero per i progetti di sviluppo aziendale e la Banca Nazionale della Terre Agricole. Negli ultimi anni si è assistito a un’inversione di tendenza: un ritorno delle nuove generazioni in campagna. Spesso si tratta di laureati ad alto tasso hi-tech e con una spiccata propensione all’internazionalizzazione e questo richiede un adeguamento anche dell’offerta formativa verso tematiche e strumenti al passo con tempi.
Alla tavola rotonda, moderata da Federico Quaranta, hanno partecipato Paolo Ammassari (Mipaaft), Fabio del Bravo (Ismea), Filippo Renga (Osservatorio Smart Agrifood), Alex Giordano (RuralHack), Mario Ciardiello (International trading) Giuseppe Savino (Va’zapp) e gli speaker dei tre gruppi vincitori di AgriAcademy, che a margine della tavola rotonda, hanno avuto modo di presentare i loro progetti davanti a rappresentanti dei Fondi di investimento intervenuti alla giornata.
La conclusione dei lavori è stata affidata ad Alessandra Pesce Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo che ha premiato i vincitori di AgriAcademy.
“L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione nell’agricoltura e nell’agroalimentare – ha dichiarato il Sottosegretario – la vera questione oggi è riuscire a creare maggiori legami tra domanda e offerta di innovazioni e proporre modelli di trasferimento tecnologico a misura delle piccole aziende, ancora oggi maggiormente rappresentative del nostro tessuto produttivo. Ben vengano quindi iniziative come AgriAcademy che spingono l’acceleratore in questa direzione.”