Il 14 dicembre, la 2^ commissione comunale avrebbe dovuto discutere dei debiti fuori bilancio, punto all’ordine del giorno del consiglio comunale del 20 dicembre ma, a causa dell’assenza dei consiglieri della maggioranza, non è stato garantito il numero legale e quindi la riunione non si è tenuta. Queste defezioni che si registrano sempre più frequentemente all’interno delle commissioni e negli sparuti Consigli Comunali, denotano lo sfaldamento politico e la crisi della coalizione che governa questa città; i consiglieri sono ostaggio delle varie fazioni interne e delle lotte intestine tra i vari assessori. Gli effetti nefasti di questa situazione ricadono purtroppo sulla città e sui cittadini. Anche i pochi risultati scaturiti dal lavoro delle commissioni vengono affossati e sacrificati alle logiche interne senza avere la possibilità di discuterli e valutarli. L’Opposizione (quella vera) è costretta quotidianamente ad assistere ad un penoso spettacolo che impedisce il regolare esercizio politico di competenza e controllo del Consiglio Comunale, ridotto ad una mera funzione di ratifica di atti e provvedimenti dettati dalle inderogabili scadenze burocratiche ed amministrative. La stessa amara sorte è toccata al Regolamento dell’Esercizio del Gioco Lecito, deliberato all’unanimità dalla 3^ commissione permanente, la cui approvazione in Consiglio Comunale, già abbondantemente fuori dai tempi massimi previsti dalla L.R 9/2018, è stata più volte sollecitata dal Prefetto e dal Questore. Il nervosismo e l’inadeguatezza di questa amministrazione si manifesta a larga scala nel ruolo giocato nella pseudo-bonifica, nella gestione della vicenda aeroporto e porto, nell’Antica Kroton, nel redigendo PSC e nella fantomatica raccolta differenziata, e a piccola scala nella tragicomica situazione al limite del paradossale generata dalla discutibile rotatoria di Tufolo. In tutto questo marasma, l’Assessore all’Urbanistica trova il tempo di accusare pretestuosamente il consigliere Sorgiovanni, con la “colpevole” reticenza dell’Ordine degli ingegneri, di aver compiuto un plagio (di se stesso?), esprimendo le sue osservazioni tecniche sul PSC. I consiglieri della maggioranza De Franco e Pedace, inoltre, hanno alzato il dito accusandolo di “millantato credito” e “propaganda d’accatto”, rivendicato con soddisfazione di aver sollevato il problema con una convinta azione di traino e fornito un significativo contributodi sintesi tra la Legge Regionale e le Proposte della Commissioneper la redazione del Regolamento dell’Esercizio del Gioco Lecito, strumento indispensabile per governare ed arginare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (GAP) in crescita esponenziale nella città di Crotone.
Si accusano gli altri per alleggerire le proprie colpe e mancanze, come nel caso della denuncia da parte del Sindaco, su rotocalchi e tv nazionali, nei confronti dei cittadini crotonesi, descritti come persone dedite al lavoro nero o nullafacenti ed evasori.
Anche in quest’ultimo caso si riconferma il solito “modus operandi”, cioè quello di
screditare gli altri per salvare se stessi.