La costituenda Federazione tra i movimenti e le associazioni con radici nella tradizione sociale del MSI – in atto il Movimento Sociale Europeo, il Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore, Calabria Sociale, il Movimento Sociale, Legio Italica ed il MSI-Destra Nazionale – denominatasi “Alternativa per l’Italia”, non può restare indifferente all’ennesimo episodio di malapolitica e di malaffare amministrativo in Regione Calabria che la Magistratura ha svelato ieri 17 con l’operazione denominata “Lande Desolate”, una operazione in cui è risultato coinvolto addirittura il Governatore della Calabria Mario Oliverio.
L’indagine della Magistratura ha puntato i riflettori principalmente su tre vicende calabresi, o meglio della provincia cosentina: Piazza Bilotti di Cosenza; gli impianti di risalita di Lorica e l’Aviosuperficie di Scalea. Quasi tragicomica la prima vicenda con tanti politici delle diverse estrazioni ed appartenenze che chiedevano, per opposti interessi elettoralistici, il ritardo nella consegna dell’opera finita. Molto più seria la situazione relativa agli impianti di Lorica laddove la fretta ha invece creato diverse criticità che compromettevano la sicurezza stessa dell’opera. L’aviosuperficie di Scalea invece rappresenta, da sempre, la volontà di creare l’ennesima cattedrale nel deserto (quarto aereoporto) nella nostra regione, da costruire solo a scopo propagandistico e da lasciare poi al suo destino, maestranze comprese, una volta passata la sbornia elettorale.
Certamente per affondare qualsiasi giudizio, in entrambi i sensi, occorre aspettare gli esiti delle indagini, ma proprio ciò non può autorizzare nessuno, nemmeno chi si crede oggi al di sopra di ogni giudizio terreno come Mimmo Lucano, a “giudicare i giudici” proseguendo nella sua becera crociata anti-istituzionale. Di quanto afferma condividiamo solo che fosse veramente inimmaginabile, per lui ed i suoi sodali, che Oliverio potesse essere toccato da indagini serie ed approfondite da parte della Magistratura. Caro Mimmo dovrai, prima o poi, fartene una ragione: per te e per quelli come te è finita l’epoca delle fiction e dei premi. Accontentati delle cittadinanze onorarie che ti concederanno tanti tuoi sodali ed aspiranti imitatori e preparati a difenderti dalle accuse mosseti nelle aule dei tribunali preposti. Stesso consiglio che diamo ad Oliverio ed a quanti, a vario titolo e con diverse responsabilità, risultano indagati in questa ennesima sconcertante, ma purtroppo esemplare e ripetuta, vicenda di cronaca nera relativa alla Amministrazione Regionale della Calabria.
In fiduciosa attesa di divulgazione della presente, si porgono distinti saluti.