Si è conclusa nei giorni scorsi la visita ispettiva ordinaria prevista dall’Autorizzazione Integrata Ambientale Statale per l’esercizio della Centrale Termoelettrica Edison Energia di Simeri Crichi (CZ). L’ispezione è stata realizzata da una equipe di tecnici dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) congiuntamente al personale ispettivo di ISPRA (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale) di Roma; essendo un impianto la cui competenza è statale, infatti, è previsto che la visita ispettiva sia svolta congiuntamente dai due enti di protezione ambientale. I controlli consentono di monitorare, in modo preciso e continuativo, tutto il ciclo produttivo, e di valutare eventuali criticità ambientali e di imporre rimedi correttivi. Ciò al fine di tutelare sia l’ambiente e sia le popolazioni che risiedono in prossimità di questi impianti.
Il gruppo ispettivo Arpacal, coordinato dal dr. Clemente Migliorino, Direttore del Centro Regionale Coordinamento Controlli Ambientali e Rischi dell’Agenzia, è composto dai tecnici Pasqualino Cerminara, Cristina Felicetta, Valerio Chiricò e Pietro Paolo Capone; ispezione, eseguita in due giorni, ha effettuato, con una serie di controlli disciplinati dal dall’art 29-decies comma 3del D.lgs. 152/06 e s.m.i..
Con la visita ispettiva presso la centrale elettrica a ciclo combinato di Edison di Simeri Crichi, dalla potenza di 857 MW e che rappresenta una delle centrali elettriche presenti sul territorio calabrese, si conclude quindi, per l’anno 2018, il ciclo di verifiche previste per le AIA Statali che, è bene ricordarlo, rappresentano una particolare tipologia di autorizzazioni che caratterizzano specifici impianti industriali.
“Anche per il 2019 – ha dichiarato il dr. Clemente Migliorino –il nostro personale tecnico, altamente specializzato sulle diverse matrici ambientali, sarà impegnato nelle attività ispettive su questi impianti, dislocati su tutto il territorio regionale. Le verifiche si svolgeranno secondo una tempistica prevista dal Ministero dell’Ambiente, per controllare appunto la rispondenza e attuazione dei PMC, Piani di Monitoraggio e Controllo, da parte dei gestori degli impianti stessi”.