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IL SUD NON È UN NON ANCORA NORD/2 ENTROTERRA/SABATO 22 FORUM A POLICASTRELLO

Redazione

Bisogna interrompere la lunga sequenza in cui il Sud è

stato pensato come oggetto da altri. Il Sud ha in sé la sua completezza, non deve essere considerato

come un non-ancora nord. Il Sud non costituisce uno stadio imperfetto ed incompiuto dello sviluppo, ma

un altro sguardo, che mira a custodire un’autonomia rispetto al mondo sviluppato. Non bisogna pensare il Sud alla luce della modernità ma al contrario pensare la modernità alla luce del Sud.

Continua il tour di dibattito e confronto nelle piazze promosso dall’associazione europea OTTO TORRI sullo JONIOnei borghi dell’entroterra, ponendo al centro del faccia a faccia con esperienze, testimonianze, istituzioni locali e giovani ritorni alla terra una delle affermazioni più forti del sociologo Franco CASSANO nel famoso IL PENSIERO MERIDIANO (1996): IL SUD NON È UN NON ANCORA NORD.

Bisogna fissare criteri di giudizio diversi – scrive CASSANO – da quelli oggi in vigore, bisogna pensare un’altra classe dirigente, un’altra valutazione della povertà e della ricchezza. Il parametro della lentezza, con tempi e spazi propri, propone un modello culturale non fondato sulla produzione e sul consumo illimitati. La tutela di modelli culturali non- produttivistici sarà l’ancora di salvezza dell’umanità nel futuro. Noi meridionali dobbiamo essere i custodi e i propulsori di questa diversa concezione dell’economia. E non si tratta di ritornare al passato, ma di arricchire il futuro.

Dopo la tappa di ROSETO CAPO SPULICO nei giorni scorsi con numerosi giovani produttori in piazza, la nuova agorà itinerante di OTTO TORRI sullo JONIO – Rete euro mediterranea per i turismi (a vent’anni dalla suacostituzione) farà tappa ancora una volta nell’entroterra calabrese a POLICASTRELLO, altro caratteristico borgo dellaVALLE DELL’ESARO, a 411 metri nell’area orientale della Dorsale del Pellegrino, comunità nota sin dall’XI secolo,autonoma fino al 1811 e da allora aggregata come casale e oggi frazione del Comune di SAN DONATO DI NINEA.

Finalizzata a promuovere sui territori la consapevolezza, la riappropriazione e la fruizione dei patrimoni identitari, a partire dalla rivitalizzazione e dalla riqualificazione dei centri storici e della rete di esperienze sempre crescenti di giovani ritorni manageriali alla terra ed all’entroterra, l’iniziativa fa parte dell’itinerario e del progetto NOSTOS –Marcatori Identitari per i turismi. A SAN DONATO DI NINEA, dove si è già tenuta ad ottobre scorso una prima tappa in occasione della 28esima FESTA D’AUTUNNO nel centro storico, si inserisce adesso nel quadro delle iniziative della 6a edizione di ECCELLENZE DEL POLLINO promossa dall’Associazione NAZARENO PELLEGRINO e che si concluderà alle Ore 20 con il concerto di Mimmo CAVALLARO.

Alla proiezione del docufilm RITORNO SUI MONTI NAVIGANTI seguirà il dibattito ospitato questa volta nella

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Chiesa del SS.SALVATORE. –

Paolo RUMIZ è un giornalista e scrittore triestino che ogni anno (dal 2001) compie un viaggio alla ricerca di luoghi abbandonati e frammenti di storia perduti. Al suo fianco Alessandro SCILLITANI, regista, che cattura tutti i momenti di queste lunghe esplorazioni e ne realizza dei lungometraggi. In particolare il docufilm ripropone l’esperienza del 2006. – A bordo di Nerina, una Topolina blu che sa di “ferro e praterie”,RUMIZ intraprende un percorso fatto di “curve nella pancia del Paese” lungo l’Appenino. Il racconto si dipana attraverso la Penisola, in compagnia di una straordinaria rete di persone conosciute nei vari paesi, concludendo in Calabria (ALTOMONTE, RIVIERA DEI CEDRI, AFRICO). – Una narrazione corale, con diverse testimonianze che, dopo la proiezione, continuerà con il confronto aperto al pubblico ed al quale, oltre al Sindaco Jim DI GIORNO, coordinati dal direttore di OTTO TORRI sullo JONIO Lenin MONTESANTO, parteciperanno anche i giornalisti Alfonso BOMBINI e Concetta SCHIARITI, il musicante Antonio BEVACQUA e come giovane produttrice Stefania TODARO, dell’Azienda Agricola La Terra del Sorbo

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