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Officina meccanica abbandonava rifiuti speciali pericolosi

Redazione

I carabinieri forestali hanno individuato e denunciato all’Autorità giudiziaria, nei giorni scorsi, il titolare di un’officina meccanica per smaltimento e abbandono illecito di rifiuti speciali pericolosi. In seguito ad indagini, avviate nel mese appena scorso, è stato accertato che l’officina abbandonava parte dei rifiuti derivante dalla propria attività in prossimità dei cassonetti, invece di smaltirli tramite ditte specializzate. 

I militari della stazione Crotone avevano notato l’abbandono, a ridosso dei cassonetti destinati alla raccolta di rifiuti solidi urbani, di filtri, pastiglie freni, cinghie di distribuzione e altre parti di autoveicoli. In seguito a sopralluoghi avviati alla fine del mese di novembre scorso è stato accertato che un’officina, nell’ambito della propria attività lavorativa, abbandonava smaltendo irregolarmente i rifiuti del proprio ciclo di lavorazione. Tale condotta è sanzionata dal decreto legislativo 152/2006 recante norme in materia ambientale. 

I rifiuti rinvenuti nel corso di diversi sopralluoghi, sono classificati con tanto di codice CER (una sorta di catalogo europeo dei rifiuti) anche come rifiuti speciali pericolosi. La produzione di tali rifiuti deve essere registrata su un apposito registro di carico e scarico. Il loro trasporto deve essere accompagnato dal FIR (formulario identificativo dei rifiuti) con oneri di smaltimento a carico dell’esercizio che li produce. Non possono, pertanto, essere smaltiti negli ordinari cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, per la loro suscettibilità di inquinare l’ambiente. 

Il titolare dell’officina meccanica, un cinquantenne del Crotonese, è stato deferito alla Procura della Repubblica per smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi e di rifiuti speciali non pericolosi in violazione alle norme vigenti.

L’attività svolta dai carabinieri forestali è orientata a contrastare l’abbandono illegale dei rifiuti, a maggior ragione di quelli speciali pericolosi. Essa, oltre a prevenire il degrado ambientale prodotto dall’inquinamento, contribuisce al decoro delle aree pubbliche, orientando la collettività verso comportamenti consapevoli e sostenibili. 

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