Al termine di una sessione parlamentare molto intensa come quella che ha caratterizzato l’ultimo scorcio dell’anno, sono stati approvati due ordini del giorno che ho ritenuto di formulare e proporre all’attenzione dell’aula, con la collaborazione preziosa di alcuni colleghi.
Tali proposte, che impegneranno il governo a partire dai prossimi mesi, muovono dal presupposto che le risorse termalismo e infrastruttura aeroportuale debbano essere saldate da provvedimenti concreti tesi a valorizzarle dopo anni di chiacchiere e di avvilente indifferenza istituzionale. A tutti i livelli, è bene precisarlo.
Pertanto, ho ritenuto di impegnare il Governo a valutare l’opportunità di:
Individuare con tempestività nell’ambito delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale, una specifica destinazione di almeno 5 milioni di euro annui per il triennio 2019/2021, per consentire alle Regioni il rinnovo del relativo accordo e la revisione delle tariffe massime delle prestazioni di assistenza termale per un ulteriore triennio, secondo quanto previsto all’art. 4, comma 4 della L. 24.10.2000 n. 323, fornendo anche uno specifico impulso all’avvio del tavolo negoziale.
Nell’altro Ordine del Giorno approvato è stato evidenziato il dato oggettivo per il quale l’aeroporto di Lamezia Terme è il solo in Calabria con scalo internazionale che da anni attende i fondi per la realizzazione della nuova aerostazione; lo scalo Lametino – è stato precisato nelle more della proposta – ha chiuso Novembre con 1.629 movimenti (+ 19,2% rispetto allo stesso mese del 2017), 182.789 passeggeri transitati (+ 10,9%) e 100 tonnellate cargo (+200,5%), mentre Reggio Calabria ha avuto 454 movimenti (+1,6%), 30.232 passeggeri (-7,5%) e 1,4 tonnellate cargo; in altri termini nel 2018, esclusi ancora i dati relativi al mese di Dicembre, l’aeroporto internazionale lametino ha registrato 21.105 movimenti (+ 2,9%), 2.569.009 passeggeri (+ 7,8%) e 930 tonnellate cargo (+1,5%), mentre quello reggino si attesta 5.873 movimenti (+ 18.2%), 322.894 passeggeri (7,2%) e 17,7 tonnellate cargo (-53,7); è pertanto necessaria la realizzazione del nuovo terminal aeroportuale, atteso che l’attuale risulta oramai troppo piccolo per contenere i passeggeri che quotidianamente vi transitano; il progetto della nuova aerostazione risale oramai a qualche anno fa, così come anche i finanziamenti stanziati dall’Unione Europea, tuttavia insufficienti per avviare i lavori di ampliamento del nuovo terminal.
Per tale ragione è stato impegnato il governo:
a valutare l’opportunità di destinare, con tempestività, specifiche risorse per l’ampliamento dello scalo lametino alla luce di quanto esposto in premessa.