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A Bruxelles gli italiani dell’Ue insieme per fare sistema

Redazione

Fare maggiormente squadra per tutelare meglio gli interessi italiani in Europa: è il messaggio lanciato agli ‘Stati generali’ dei funzionari italiani nelle istituzioni Ue, prima tappa di incontro che punta a diventare un appuntamento abituale. “Un momento di riflessione collettiva su cosa l’Italia può fare di più per l’Europa e viceversa”, riassume Maurizio Massari, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue. Ma anche un’occasione di scambio e di conoscenza reciproca per oltre 600 funzionari presenti in sala.

A sottolineare la necessità di una condivisione più stretta sono stati tra gli altri il premier Paolo Gentiloni, l’Alto rappresentante Federica Mogherini, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. “Servono una strategia e un impegno”, ha detto Tajani sottolineando che “dobbiamo fare in modo che questi incontri si ripetano, il sistema Italia deve fare sì che il contributo di noi italiani sia determinante. Siamo europei perché siamo italiani e non ce lo dobbiamo dimenticare”. Mogherini ha ricordato come “altri a volte fanno sistema più di noi” e elogiato la “capacità di lavorare degli italiani, che dimostrano spesso che c’è un modo di trovare soluzioni flessibili a problemi complessi”. Gozi ha sottolineato che “il ruolo dell’Italia è sempre stato quello di europeizzare la spinta di Parigi e Berlino ed è così che noi saremo al centro dei giochi. L’Europa è andata molto lenta in questi anni, noi vogliamo che vada più veloce ed essere nel gruppo di testa”.

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